E’ nata una nuova amicizia in quel di Cologno. Nonostante tra i corridoi si sia sempre parlato di astio tra le due, dopotutto l’una ha ’scippato’ il programma all’altra, a Verissimo una delle due pare abbia abbassato l’ascia di guerra e teso la mano, invitando la nemica di sempre ad un onesto confronto su terreno neutro. Insomma, ciò che la televisione divide, la Toffanin unisce. Parliamo ovviamente delle acerrime nemiche Federica Panicucci e Barbara D’Urso.
Reale rivalità o semplice apparenza causata dalla poca conoscenza? Chissà, fatto sta che da quando la diva di Forte (dei Marmi) ha preso le redini di Domenica Cinque – dopo aver “strappato” anche la mattina -, qualcosa è effettivamente cambiato, e non solo nel rapporto tra le due. Band e corpo di ballo a parte, silurati solo per questioni prettamente economiche, alla domenica targata Panicucci l’azienda di Cologno pare concedere più di qualche sfizio rispetto alla gestione passata (e alla versione pomeridiana).
Casualità o meno, pur di differenziarsi da tutto il resto, sopratutto dalla compare di studio, e nel tentativo di rendere Domenica Cinque una produzione “alla moda”, il salottino della Fede, dove tutto e tutti devono dunque apparire rigorosamente più belli, pare diventato la vetrina di un bel negozio di design, con la conduttrice come ‘manichino’ più chic della scena (ovviamente).
Pensate un po’, tra le puntate del 9 e del 16 ottobre di Domenica Cinque abbiamo contato la bellezza di nove tipi di poltrone differenti, sgabelli inclusi (come testimonia la nostra fotogallery). Dopotutto i clamorosi ospiti che ci intrattengono nella domenica targata Canale5, invasa dai vari e avariati personaggini del Grande Fratello (gli stessi che fanno capolinea a Mattino Cinque), devono pur avere una seduta “figa” e comoda visti gli esclusivi racconti di cui ci rendono felicemente partecipi.
Oltre al danno (lo “scippo” del programma), pure la beffa per la povera Maria Carmela che, per quanto abbia già tentato in passato di rimediare all’egocentrismo scenografico della rivale, si deve accontentare ancora del “minimo sindacale” (si fa per dire!).
1. meTV ha scritto:
17 ottobre 2011 alle 11:22