Bionda, occhi azzurri, fisico statuario, la ventitreenne Vanessa Hessler, modella e attrice di origini italo-americane, appare sempre più lanciata nel dorato mondo della fiction. Nota alle pagine di gossip per una presunta relazione con il calciatore Saadi, terzo figlio di Gheddafi, la Hessler sarà protagonista nella prossima stagione di ben 3 fiction destinate alla prima rete Rai.
In autunno la giovane attrice rivestirà il ruolo di Cenerentola in una versione in chiave moderna della celebre fiaba. La miniserie in due puntate, diretta da Christian Duguay e prodotta da Lux Vide, racconterà la storia di Aurora, una giovane ragazza che, dopo le seconde nozze del padre, viene costretta dalla matrigna a fare la serva in un albergo. Grazie all’insperato appoggio della nonna materna, la ragazza riuscirà a partecipare ad un ballo promosso da Sebastian (Flavio Parenti), ricco rampollo di una famiglia d’imprenditori austriaci. Tra i due scatterà il classico colpo di fulmine che tra innumerevoli difficoltà porterà ad un matrimonio da favola.
La bella Vanessa sarà inoltre la protagonista de La ragazza americana, fiction diretta da Vittorio Sindoni che con la Hessler ha già condiviso il successo di Per una notte d’amore e Una sera d’ottobre. Nella miniserie in due puntate, che vede nel cast anche Giulio Berruti, Ilaria Occhini e Orso Maria Guerrini, l’attrice interpreterà il ruolo di una ragazza statunitense che eredita un antico castello in rovina da un lontano parente.
L’attrice sarà infine protagonista, al fianco di Primo Reggiani e Monica Guerritore, nella miniserie La figlia del capitano, una storia d’amore e guerra tratta dall’omonimo romanzo di Aleksandr Puskin e diretta da Giacomo Campiotti. A produrre sia La ragazza americana che La figlia del capitano è la Immagine e Cinema, la casa di produzione di Edwige Fenech recentemente finita sulle prime pagine dei giornali per via di alcune intercettazioni telefoniche tra Luca Cordero di Montezemolo e Luigi Bisignani. Telefonate a detta dello stesso Montezemolo (ex della Fenech), atte a sollecitare l’intervento dell’allora direttore generale della Rai Mauro Masi in favore della casa di produzione. La Rai si era infatti impegnata a finanziare delle fiction prodotte dalla Fenech che a sua volta aveva affrontato delle spese preliminari.