9
gennaio

LA FIGLIA DEL CAPITANO: LA MINISERIE IN COSTUME CON VANESSA HESSLER E PRIMO REGGIANI

Vanessa Hessler in La figlia del Capitano

Non c’è due senza tre. Dopo il successo di Cenerentola e La ragazza Americana, Vanessa Hessler torna questa sera e domani in prima serata su Rai1 con La Figlia del Capitano, miniserie liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Aleksander Sergeevic Puskin. La coproduzione, RaiFiction e Immagine e Cinema, vede la bella Hessler nei panni dell’eroina Mascia, Primo Reggiani nel ruolo di Pjotr Grinev, e Edwige Fenech – tornata sul set dopo una lunga assenza – nelle vesti della Zarina Caterina II di Russia. Nella cast della serie, scritta da Alessandro Sermoneta e Elena Bucaccio, anche Nini Salerno (Savel’Ic), Ludovico Fremont (Svabrin) e Francesca Chillemi (Kitty).

La Figlia del Capitano, diretta Giacomo Campiotti, narra la storia d’amore tra Pjotr e Mascia, due giovani di estrazione sociale diversa che, per restare insieme, si troveranno a superare mille ostacoli e mille difficoltà. Una tormentata storia d’amore, dunque, ma anche di guerra, d’intrighi, lotte di potere e immancabili colpi di scena, ambientati alla fine del Settecento nella Russia di Caterina II, un paese fortemente segnato dalle lotte sociali, e dai numerosi problemi dovuti alle differenze etniche.

Non è la prima volta che l’opera di Puskin ispira sceneggiatori e registi italiani. Nel 1947 Mario Camerini, su soggetto si Steno e di un giovane Mario Monicelli, diresse una pellicola con protagonisti Amedeo Nazzari, Irasema Diliam e Vittorio Gassman. Risale invece al 1965 il fortunato sceneggiato Rai diretto da Leonardo Cortese, con il riconfermato Nazzari, Lucilla Morlacchi e Umberto Orsini. Alla nuova miniserie, prodotta da Edwige Fenech, l’arduo compito di bissare il successo delle precedenti trasposizioni.

Dopo il salto la trama della miniserie.

E’ il 1776, la rivolta di cosacchi e contadini che in pochi mesi ha coinvolto la Russia di Caterina II è stata sedata nel sangue. Un giovane ufficiale degli ussari, Pjotr Grinev, attende il giudizio della Corte Marziale: è imputato di aver tradito la Zarina ed essere passato dalla parte di Emil Pugacev, il leggendario capo cosacco che ha guidato la sommossa. Pjotr è un ragazzo ribelle e immaturo e il padre decide che, per formarsi come uomo, dovrà prestare servizio in un avamposto di frontiera, la Belorgoskaja, un forte isolato nella steppa fra tribù nomadi ostili e selvagge. Laggiù il giovane incontrerà le due persone che segneranno il suo destino straordinario. Una è Mascia, la bella figlia del capitano della Belorgoskaja, che non dispone ne di titoli nobiliari ne di alcuna dote. Mascia ha un corteggiatore, svelto di spada e senza scrupoli, che farebbe di tutto per averla: il tenente Svabrin. Per avere la ragazza Pjotr affronta in un duello quasi mortale Svabrin, si mette contro il comandante del forte; soprattutto si ribella all’autorità del padre,  il Conte Grinev, fortemente contrario a quell’amore. Mentre Pjotr conduce la sua privata battaglia sentimentale, un altro uomo sta tentando l’impossibile: è Emil Pugacev, un sanguinario e carismatico cosacco venuto dal nulla che riesce nell’impresa di riunire sotto il suo comando tutte le tribù e popolazioni  dell’immensa Russia, sottomessi dalle angherie della Zarina. Li guida in una rivolta che travolge in poche settimane le guarnigioni russe arrivando quasi alle porte di Pietroburgo. Il primo incontro tra Pjotr e Pugacev, ha il sapore di una favola:  una tormenta di neve, un gigante cosacco quasi assiderato, una sperduta locanda dall’aria equivoca dove si prepara la rivolta… Non sa Pjotr che quell’uomo, cui ha salvato la vita per caso, diventerà il nemico numero uno della Zarina. Sarà proprio lui, un bandito, un ribelle, a salvargli a sua volta la vita e a liberare Mascia da Svabrin che sta per sposare a forza. Proprio questo strano rapporto tra il nobile e il bandito, però, è il motivo dell’accusa di tradimento che pesa sulla testa di Pjotr. Mentre gli altri ufficiali russi venivano impiccati se non si sottomettevano ai ribelli, Pjotr è stato graziato ed è stato visto partecipare a festini al fianco di Pugacev in persona. Non solo: per aiutarlo a liberare Mascia gli è stato addirittura fornito un lasciapassare e una scorta. La verità è troppo complicata per convincere un tribunale militare. Pjotr non ha mai tradito, mai ha promesso a Pugacev che sarebbe passato dalla sua parte. Ma allora perché il capo ribelle ha fatto tanto per lui? C’è qualcosa di più forte che lega Pugacev a quel giovane aristocratico dal carattere impulsivo e leale. Forse un sentimento quasi paterno. A salvare Pjotr da una condanna certa è  l’intervento di Mascia che, arriva a Pietroburgo e si appella a Caterina II: la Zarina è colpita dal coraggio e dalla passione di Mascia, ma non basta per farla tornare sulle sue decisioni.  Ancora una volta è Pugacev a salvare Pjotr.  Nelle prigioni avviene, infatti, un drammatico confronto tra i due, per la prima volta faccia a faccia.



Articoli che potrebbero interessarti


Vanessa Hessler Cenerontola
VANESSA HESSLER A TUTTA FICTION. TRE NUOVE MINISERIE IN ARRIVO SU RAI1


La-Figlia-del-Capitano
GRANDE FRATELLO 12 vs LA FIGLIA DEL CAPITANO: VANESSA HESSLER CI RIPROVA!


Vanessa Hessler
VANESSA HESSLER SARA’ GRACE KELLY IN UNA FICTION RAI


Una Sera d'Ottobre - Vanessa Hessler e Gabriele Greco
UNA SERA D’OTTOBRE, CI ASSOPIMMO.

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.