C’eravamo illusi che potesse aprirsi la fase due di Grande Fratello 11, ma evidentemente quando si pronuncia questa frase nel nostro paese il gatto nero è in agguato (basta leggere la cronaca della puntata).
La marchetta al film Immaturi non aiuta. Non esistono i tempi comici: Paolo e Luca, invertiamo l’ordine della coppia per segnalarne l’irriconoscibilità di questo loro passaggio, che tanto sono bravi a sputacchiare nei piatti altrui nei panni di iena, ieri sera si sono prestati ad una partita di giro degna delle macchiette meno capaci. Se con sommo gaudio avevamo appreso della fine dello strazio delle pupe alle prova fotografica ci è toccato subire l’ennesimo assurdo dell’ignoranza spacciata per simpatia, stavolta con protagonisti due pupi. Non che qualcuno nutra dubbi sulla totale estraneità al sapere dei reclusi ma la solita manfrina delle pornostar scambiate per eroine e di Dante assimilato ad una rappresentazione cubista non riesce più a strappare il ghigno di nessuno.
E poi lo Stranamore dei poveri con il fantomatico cuore spezzato di Margherita al cospetto di Nando, manovrato come un burattino dalle esigenze di spettacolo, senza che il ragazzo ne abbia tanto la percezione. La passione travolgente di Matteo e Francesca, con un trasporto da riabbraccio postbellico, che non si capisce il perché debbano parlare tramite i videomessaggi se in realtà sono tornati ad essere due cittadini liberi che possono vedersi tranquillamente ogni giorno. Per non parlare dell’uomo dell’anno Baroncini e dei suoi triangoli, ormai sviluppatisi in piramidi, che non fanno più notizia, tanto sono farlocche le sue corrispondenze di amorosi sensi. Ora che Rosa è libera e la battuta di caccia è aperta in che modo si spremerà ancora questo limone dell’amore interrotto?
La scelta di mettere in riserva i personaggi forti si rivela di puntata in puntata sempre più nefasta per la suspence del gioco. Se pensano di lasciare in mano ai nuovi entrati lo scannatoio delle nomination per un paio di settimane gli autori hanno fatto male i conti. Si rischia una pioggia di ballottaggi privi di ogni appeal. L’uscita di Olivia nella sfida con Biagio non ha praticamente interessato nessuno, tanto da ricevere meno attenzione del pantalone glicine del cattivone resuscitato Titone. Pur di accendere il clima si è dovuto ripescare il caro Pietro, per nulla redento e pronto subitaneamente ad arrivare naso a naso con il fratello di Guendalina in una a dir poco sconcertante rivendicazione sulla paternità, manco fosse una posa da galateo, dello sgranocchiamento di gomito causa rosicata. Roba che nemmeno nei peggiori bar di Caracas…
Deprecabile anche la saga dei parenti linguacciuti che moltiplicano le pozzanghere di fango dentro le quali si possano poi impanare i concorrenti. Una fiera di umanità disposta a tutto pur di strappare una serata in più, una squadriglia di persone per le quali rimanere una puntata in più al Gf equivale a una medaglia d’onore al valore civile. Il vaffa di Giuliano alla fine diventa quasi condivisibile, se il suo personaggio non si catapultasse immediatamente nell’insopportabilità. Una caciara ancora una volta attorno a presunti omosessuali nascosti dall’alto di una presunzione indigeribile, un argomento buttato sul tappeto solo per attirare l’attenzione in un’edizione che regalerà ai concorrenti una fama ancora più effimera del passato. I personaggi stanno diventando di più delle discoteche che organizzano serate, tanto che si continua così per la finale o non invitano il pubblico o lasciano fuori dallo studio i concorrenti.
I nuovi spiccano poco, e del resto non è facile interagire con i vecchi spossati già da un gioco all’esasperazione durato cento giorni. Perché non scommettere su nuove rotte, su meccanismi imprevedibili, su giochi più movimentati. Meglio un Giochi senza Frontiere che un’imitazione di maniera di format fatti solo di parole ridondanti di vuota autoreferenzialità. Questa pesante invasione dell’esterno che non fa sviluppare vita indipendente interna sta producendo l’effetto del condominio di città: i gruppi s’incrociano sporadicamente, le coppie si chiudono al proprio interno, i giorni passano immaginando la puntata che verrà, le personalità più sofisticate non reggono alla povertà di stimoli che garantisce un gioco ormai così privo di idee.
L’ultima sfornata di italici fenomeni porta con sé solo un personaggio spiazzante, quel Roberto che sgancia missili terra-aria sempre a base di corna, peggio di una portinaia pettegola, con la stessa nonchalance con cui si dà fiato gassoso alle trombe in un parco di mille ettari. Per il resto il bilancio del casting è anche stavolta fallimentare: una ha abbandonato, una si vergogna persino a respirare in una stanza con presenza promiscua per paura della reazione del fidanzato, uno ha la vitalità di un cartonato ritoccato al computer vicino ai due pupi che invece hanno meno acume di gioco delle poltrone a forma di baobab del salone.
Alessia Marcuzzi, Alfonso Signorini, Ambra Angiolini, Andrea Cocco, Angelica Livraghi, Biagio D'Anelli, Davide Baroncini, Emanuele Pagano, Erinela Bitri, Ferdinando Giordano, Giuliano Cimetti, Grande Fratello, Grande Fratello 11, Guendalina Tavassi, Luca Bizzarri, Luca e Paolo, Margherita Zanatta, Matteo Casnici, Nathan Lelli, Olivia Lechner, Pietro Titone, Quindicesima Puntata, Raoul Tulli, Ricky Memphis, Roberto Manfredini, Rosa Baiano, Valentina Costanzo
1. paolo ha scritto:
25 gennaio 2011 alle 12:05