C’è un po’ di tristezza a vederlo ridotto così: su una rete cadetta e non sull’ammiraglia, i servizi (i “riflessi filmati di una volta”) con i gol in prima visione di sole sei partite anziché nove, gli inviati così seriosi e impostati in luogo di quelli ruspanti e genuini che spopolavano negli anni ottanta, gli 8-9 milioni di spettatori dei bei tempi ridotti ai 2-2,5 milioni di oggi.
90° minuto ha compito 40 anni, prima puntata il 27 settembre 1970, e li dimostra tutti. E’ cambiata la televisione, è cambiato il calcio, è cambiato anche il modo di raccontare il gioco più bello del mondo. Si rischia di essere retorici ma la nostalgia per quello che era l’appuntamento domenicale più atteso dagli italiani è davvero tanta.
Spartiacque tra la prima e la seconda parte di “Domenica In” (ed oggi tristemente incastonato tra il “Tg2 Meteo” e “Numero uno”), era spasmodica l’ attesa per i racconti degli inviati dai campi e la mente non può non tornare al campano Luigi Necco sempre circondato da bambini, a Tonino Carino da Ascoli e la sua difficoltà a scandire cognomi di calciatori stranieri spesso impronunciabili, a Franco Strippoli ed i suoi capelli col riporto e tanti altri.
Tutti guidati magistralmente dal mai troppo compianto Paolo Valenti, al timone dal 1976 in sostituzione dell’ideatore del programma Maurizio Barendson, il padrone di casa che passava la linea da un campo all’altro. Ricordiamo ancora il dolore che colpì tutti gli appassionati quando il suo successore, Fabrizio Maffei, ne celebrò un commosso ricordo. Era lampante che si trattava della fine di un’epoca.
Il nuovo millennio segnò il declino e, per un triennio, addirittura la scomparsa della trasmissione: i diritti del campionato di calcio erano stati acquistati da Mediaset che sostituì 90° con “Serie A” (flop di ascolti e teatro della lite tra Bonolis, poi sostituito da Mentana, ed il “penombra” Ettore Rognoni) e Controcampo – ultimo minuto che nel titolo si richiamava l’illustre trasmissione Rai.
Il resto è storia recente: il ritorno a Viale Mazzini dalla porta secondaria di Rai2 il 31 agosto 2008, la conduzione dell’esperto di basket (e non di calcio) Franco Lauro, gli interventi al limite del paradosso di Galeazzi, i servizi che anziché essere semplici racconti sembrano quasi “in diretta” con annesso stupore per un gol segnato un paio d’ore prima. Il declino purtroppo sembra irreversibile. Buon compleanno novantesimo minuto.
1. Andrea80 ha scritto:
29 settembre 2010 alle 20:03