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dicembre

La Torre di Babele: Augias ha sciolto il rebus La7

la torre di babele

La Torre di Babele: Barbero e Augias

Corrado Augias, 88 anni di cui almeno metà passati in Rai, è approdato nella prima serata del lunedì di La7 con La Torre di Babele. Ai più attenti non sarà sfuggito un dettaglio: il titolo di questo nuovo programma richiama una delle prime trasmissioni condotte dallo stesso Augias in Rai, cioè Babele, dedicata ai libri.

Già dalle prime battute, si capisce come Augias abbia portato in una nuova rete e in una nuova avventura quelli che erano i suoi prodotti televisivi precedenti. Il programma si è aperto con il finale del Guglielmo Tell di Rossini, la stessa musica di cui ha parlato, e continuerà a parlare, ne La gioia della musica, nel preserale di Rai 3.

Ma il legame più evidente è con Rebus, l’approfondimento domenicale di Rai 3 fino alla scorsa edizione condotto al fianco di Giorgio Zanchini (in questa stagione accompagnato da vari intellettuali a rotazione). Augias ha scelto di portarsi a La7 lo stesso genere di narrazione: un’analisi culturale che scava a fondo, facendosi domande senza pretendere risposte certe, con l’obiettivo di stimolare lo spirito critico nello spettatore. Il nuovo appuntamento del lunedì sera si fonda su un approfondimento pacato, riflessivo che parte dalla storia e dalla geopolitica per tentare di spiegare la complessità del nostro presente.

La Torre di Babele appare quindi leggermente difforme dal DNA di La7, le cui serate sono dedicate a talk show come Otto e mezzo, In Altre Parole, DiMartedì, Piazza Pulita e Propaganda Live, dove il racconto si basa su servizi e commento in studio da parte di un parterre di ospiti.

Corrado Augias si conferma conduttore intelligente e ironico, pronto ad affrontare qualsiasi argomento con il tono giusto e, se necessario, facendosi anche una risata con i suoi ospiti. Nessuno scontro tra politici o giornalisti, nessuna sovrapposizione di voci o idee, semplicemente confronti e interviste a tu per tu tra Augias e i suoi ospiti per analizzare il passato e il presente.

La Torre di Babele unisce l’attualità a storia, letteratura, musica, geografia, relazioni internazionali e tante riflessioni. La7 aveva bisogno di tutti questi elementi insieme e in Corrado Augias ha trovato la persona adatta.

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3 Commenti dei lettori »

1. Teledico ha scritto:

5 dicembre 2023 alle 13:14

Aggiungo quanto bello sia parlare approfonditamente e pacatamente tra gente preparata e colta, senza necessariamente infarcire teatrini del noi contro voi, con i soliti avvelenatori di pozzi e mistificatori della realtá di Libero, La Veritá o Il Giornale.



2. Andrea C. ha scritto:

5 dicembre 2023 alle 16:09

Più che misfiticatori, direi seminatori d’odio (ma poi basta guardare le facce), ben pagati per esserlo.

Quello di Augias è il “solito” bel programma, fatto con poco e con un suo stile . Non vedo l’ora di vedere la prossima puntata.
Complimenti alla RAI per esserselo fatto scappare. Non “coccolano” i migliori e tengono o peggio prendono dall’esterno i peggiori.



3. Rita Righi ha scritto:

16 dicembre 2023 alle 15:59

È sempre piacevole e interessante ascoltare Augias. Anche oggi un’analisi fei rapporti dei ragazzi nella scuola



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