La seconda stagione di Doc – Nelle Tue Mani è iniziata stravolgendo il mondo della dottoressa Giulia Giordano. Costretta a mettere da parte l’amore per Andrea (Luca Argentero), che con l’amnesia ha dimenticato la loro relazione e si è riscoperto ancora innamorato della moglie, Giulia ha scoperto, invece, di essere incinta di Lorenzo (Gianmarco Saurino) e ha deciso di accogliere l’amore che il collega le aveva sempre dimostrato. Ma qualcosa è andato storto: il Covid l’ha colpita, ha perso il bambino e Lorenzo è morto; la felicità a fatica conquistata è sparita in un attimo, spingendola a ricominciare daccapo, con un nuovo look e la rinnovata paura di lasciarsi andare. Ne abbiamo parlato con la sua interprete, Matilde Gioli, nella videointervista che segue.
Il ruolo di Giulia nel primo episodio della seconda stagione è importante. Oltre alla gravidanza e alla storia con Lorenzo c’è il fatto che è lei a portare il Covid in reparto, con tutto il dramma che ne consegue. Riuscirà a trovare la serenità e sorridere di più?
Dici bene, è un personaggio che difficilmente si lascia andare ed esprime i suoi sentimenti e raramente la si vede rilassata e serena, soprattutto a lavoro. In reparto è sempre sul pezzo, attenta, ha necessità che sia sempre tutto sotto controllo. Dopo il difficilissimo periodo che segue l’incidente di Doc, finalmente riesce a trovare in Lorenzo la possibilità di una nuova vita più aperta all’amore, all’altro, alla vita fuori dal reparto e, come giustamente dici tu, la vedi più sorridente. E poi succede questa cosa della gravidanza, all’inizio come suo solito la prende come un problema da sistemare, invece parlando si rendono conto che comunque sono due ragazzi giovani, che possono gestire questo nuovo arrivo e anzi, perchè no? Per lei stava per partire una nuova vita, felice, con un nuovo progetto e viene subito bastonata. Vedrai questa cosa molto sottile perchè lei dice: ok, io sono sempre stata molto controllata, ho deciso di fidarmi e lasciarmi andare alla vita, di aprirmi ed è arrivata la bastonata. Allora io me ne ritorno nella mia grotta perchè ho paura ad espormi. Vedrai che poi sarà tutta una stagione piena di vicissitudini molte toste, la vedrai sempre più sul pezzo e sempre più lucida e pragmatica, sempre meno aperta ai sentimenti. Tranne alla fine.
Con la sua vita sfortunata, Giulia ricorda Meredith Grey di Grey’s Anatomy. E se Doc racconterà come prima serie italiana il Covid, Grey’s Anatomy lo ha già fatto: lì si ammalava Meredith, qui Giulia. Segui la serie americana, vedi un collegamento tra i due personaggi?
Io conosco benissimo Meredith Grey e Grey’s Anatomy l’ho visto con grande passione fino a un paio di anni fa, poi ho smesso di guardarlo non perchè non mi piacesse ma perchè facendo questo lavoro i nostri ritmi cambiano spesso. Io lo guardavo proprio in televisione, non andavo a guardarmi tutte le puntate una dopo l’altro, aspettavo l’uscita della puntata. Poi per una serie di motivi ho smesso di guardarlo, quindi sono meno aggiornata, ma il personaggio che conosco io fino a due anni fa ha sicuramente dei punti di contatto con Giulia. Mi ricordo bene com’è Meredith e mi ha sempre molto colpito che questa donna potenzialmente bella, in carriera, intelligente, apprezzata da tutti, la vita le sorrideva ma in realtà, come si dice da noi a Milano, era piena di magagne. E questa cosa le si vedeva negli occhi, che erano sempre molto bagnati, molto umidi, molto tristi, anche se poi non si lasciava andare tanto a pianti, che poi è quello che succede a Giulia.
E lì appunto è stato raccontato il Covid attraverso Meredith, quindi c’è un collegamento in qualche modo.
Vedi? Sì, qui siamo io e Lorenzo (il personaggio di Gianmarco Saurino, ndDM) i tramite per parlare del Covid.
Hai fatto molto cinema, qualche serie tv, c’è stato il Rischiatutto che ti ha dato una certa popolarità sul piccolo schermo ma Doc è una cosa diversa. Immagino che tu abbia avuto un riscontro di popolarità enorme: come lo vivi?
C’è stato un prima e un dopo Doc. Adesso mi capita regolarmente che le persone mi riconoscano in giro per strada, che mi chiamino “dottoressa”, che vogliano fare le foto, anche ragazzi giovani tra i dieci e quindici anni, siamo arrivati a toccare tante fasce. Io questa cosa la vivo benissimo, la trovo un’esperienza bella, a me fino ad adesso si sono sempre avvicinate le persone con una classe, un’eleganza, una delicatezza, un affetto per cui per me è solo che un piacere, non ho mai avuto la sensazione che potesse essere un’invasione o altro. E sono felice se andrà avanti così perchè mi piace tanto il rapporto con il pubblico.
In conferenza stampa Luca Argentero ha detto che, qualora Amadeus lo chiamasse a Sanremo, ci andrebbe volentieri (e secondo i rumors dell’ultima ora ci andrà, ndDM). Tu ci andresti a Sanremo, se ti chiamassero?
Ma sì, sempre, a Sanremo. Certo, certo che sì, è una bellissima esperienza Sanremo.
1. Mmk ha scritto:
20 gennaio 2022 alle 16:51