E’ nata come serie autoconclusiva e un finale questa sera c’è stato: la trama principale de La Fuggitiva è giunta a compimento nell’ultima puntata, con Arianna Comani (Vittoria Puccini) che è riuscita a dimostrare la propria innocenza e assicurare alla giustizia l’assassino del marito, ucciso per essersi imbattuto nello smaltimento illegale di rifiuti tossici. Tuttavia, non è detto che la fiction Compagnia Leone Cinematografica abbia detto addio per sempre al pubblico.
Nella conferenza stampa di presentazione del progetto il regista Carlo Carlei, nel parlare dei personaggi ai quali il pubblico si sarebbe affezionato e che secondo lui non avrebbe dimenticato facilmente, aveva detto di aver tracciato le linee per una seconda stagione e di essersi lasciato “una porta aperta, per poter eventualmente riproporli in una fase successiva delle loro esistenze“. Le varianti affinché questo accadesse erano secondo Carlei il riscontro del pubblico e le logiche produttive e, considerati i risultati ottenuti – una media di share del 21% nelle prime tre puntate – motivi per desistere non ce ne dovrebbero essere.
Ora, nonostante l’arresto (prevedibilissimo!) e la morte di Maurizio Feola (Maurizio Marchetti), padre putativo della protagonista e colpevole anche della morte dei suoi genitori naturali, Arianna deve continuare a nascondersi insieme al figlio, finché la Polizia non sarà certa che siano al sicuro da ritorsioni. Dunque, è ancora una fuggitiva. Tuttavia, non si può non chiedersi se avrebbe senso proseguire, perchè questa fiction ha offerto un racconto estremo, fatto di colpi di scena e combattimenti al limite del credibile, e si sa che il troppo stroppia.
Tutto sta in quei personaggi che per Carlei hanno una “potenza” notevole e che ormai formano una squadra. Arianna, infatti, ha trovato una grande alleata nella poliziotta Michela (Pina Turco), la sua prima persecutrice, che per aiutarla ha rischiato di mandare all’aria la propria carriera, preso in ostaggio dei civili e ricattato il proprio capo. Le due, insieme al giornalista Marcello (Eugenio Mastrandrea), sono riuscite a venire a capo del mistero e in futuro tutti e tre potrebbero ritrovarsi, non soltanto per portare avanti il racconto su Arianna, quanto per dedicarsi a nuove ricerche e nuove indagini, restando fuggitivi per la loro ormai assodata tendenza a fare la cosa sbagliata in nome di una giusta causa.