Dimenticate cartoni animati, favole e supereroi: su Disney Plus è arrivato Star e il suo biglietto da visita è una serie che la dice lunga sul nuovo corso intrapreso dal servizio streaming. Big Sky, in onda dallo scorso novembre su ABC e disponibile on line con i primi due episodi, è una serie tosta, dai contenuti forti e costruita con una suspence che spiazza e appassiona.
Un thriller agghiacciante, nel quale le carte in tavola sono scoperte fin da subito e non resta che sedersi a giocare, temendo quello che ancora potrebbe accadere. Fin dall’inizio il telespettatore sa chi sono le vittime, chi è il colpevole, qual è il movente e, al termine della prima puntata, scopre a tradimento anche l’identità di un complice inatteso, in una girandola di personalità disturbate e contrasti che, tuttavia, non azzerano la speranza di un improbabile lieto fine…. se non volete saperne di più, non proseguite nella lettura.
Ronald (Brian Geraghty) è un novello Norman Bates, un camionista frustrato e psicopatico che vive con una madre padrona (Valerie Mahaffey) che lo mortifica, lo umilia e gli dice senza colpo ferire: “sei represso, va in camera tua e masturbati, mentre io preparo il pranzo“. Un universo familiare malato ed inquietante, che, però, è solo la punta dell’iceberg.
L’assonanza con Psycho si rinforza anche per il colpo di scena finale del primo episodio: così come nel film di Alfred Hitchcock la protagonista, della quale lo spettatore assume il punto di vista, muore a circa metà film lasciandolo interdetto, così il personaggio di Cody Hoyt (Ryan Philippe), investigatore presentato come uno dei protagonisti principali, viene fatto fuori in una scena che più splatter non si può.
L’indagine parte dalla sparizione di due ragazzine e di un travestito che Ronald ha tramortito con un taser in preda alla rabbia e alla frustrazione. L’uomo agisce in combutta con Rick (John Carroll Lynch), un poliziotto sociopatico e molesto, convinto di essere un nobile soldato e di portare avanti una “missione per pulire la nazione dal letame“; ma commette un errore quando rapisce le due ragazze, due sorelle, non limitandosi più a disperate prostitute senza famiglia.
La serie in sedici episodi, tratta dal romanzo The Highway di C.J. Box e realizzata da David E. Kelley, racconta l’indagine che l’ex moglie e l’amante di Cody, Jenny (Katheryn Winnick) e Cassie (Kylie Bunbury) portano avanti per scoprire la verità, tra altri segreti, omicidi, il traffico di esseri umani e colpi di scena.