E Can che si fa il bagno in piscina. E Can che esce dalla piscina. E Can che si leva la maglietta. E Can che si mette la maglietta. E Can con i capelli ribelli da selvaggio. E Can con i capelli legati per apparire meno selvaggio. E Can che mostra l’uccello tatuato sul petto. E Can che copre l’uccello tatuato sul petto. Il successo di Daydreamer – Le Ali Del Sogno (share oltre il 20%) si può descrivere con pochi semplici esempi. Il protagonista Can Yaman è, infatti, il vero catalizzatore dell’interesse nei confronti della novità post prandiale di Canale 5.
Daydreamer segue lo stesso filone delle altre fiction turche trasmesse in passato: al centro della scena c’è infatti la sognatrice ingenua Sanem (Demet Ozdemir), chiamata a districarsi negli intrighi della Fikri Harika, l’agenzia pubblicitaria gestita dal fotografo affascinante e anticonformista Can Divit (Can Yaman), l’uomo del quale si innamorerà perdutamente. Simpatica e fresca, è senz’altro una proposta conforme alla linea editoriale ‘estiva’ intrapresa da Canale 5. Le storyline si susseguono abbastanza velocemente e, nonostante diversi momenti al limite del prevedibile, strappano più volte il sorriso ai telespettatori.
L’elemento chiave che sta determinando il successo di Erkenci Kus (L’Uccello del Mattino), in Italia, è senz’altro l’attore di origini albanesi Can Yaman, apprezzato dalle telespettatrici per via delle numerose scene in cui sfoggia tutta la sua bellezza. Inarrivabile e reso “selvaggio” dal personaggio di Can Divit, l’uomo incarna tutti gli ideali del “principe azzurro moderno” tenebroso ma senza macchia e senza peccato, pronto a salvare e proteggere la donna che ama. Non a caso, il pubblico “rosa” si immedesima in Sanem, spera in un suo futuro felice con il fotografo-pubblicitario, a cui perdona anche i piccoli difetti in nome del motto: “Come si fa a prendersela con uno così perfetto?“.
La favola moderna di Daydreamer – Le Ali Del Sogno, ad ogni modo, dà risalto a vecchi valori come la fedeltà, l’amicizia, il rispetto per se stessi che, probabilmente, sono stati un po’ persi per strada nella società moderna e che sono temi fondamentali nella serialità turca. Non bisogna però lasciarsi ingannare dalle atmosfere comiche e spensierate delle poche puntate già andate in onda, dato che col tempo la storia di Sanem e Can non mancherà di macchiarsi di svolte “drammatiche”.
Un amore sofferto che darà più profondità ai due personaggi, non etichettandoli soltanto all’interno del filone romantico-adolescenziale a cui il pubblico, con Cherry Season in primis, è stato abituato in passato.
1. Perseo ha scritto:
30 giugno 2020 alle 15:57