E’ uno che di mestiere fa il conduttore con la C maiuscola. Amadeus è stato capace di spaziare negli anni con successo da programmi musicali a varietà passando, naturalmente, per il quiz, che l’ha consacrato al grande pubblico e al quale, ci ha confessato, tornerebbe volentieri. Attualmente è schierato da Milly Carlucci per il suo Altrimenti ci Arrabbiamo. “Mi ha incuriosito il fatto di imparare una disciplina, pur non sapendo all’inizio quale, che non sapevo fare – dichiara a DM il conduttore, che prosegue – Allo stesso tempo mi piaceva l’idea di avere un bambino o ragazzo come insegnante. E poi in generale tutto ciò che è novità o divertimento mi piace.”
Come va con la Beatbox?
Bella domanda… E’ difficilissima anche perché è una cosa nuova. Non dico che le altre discipline siano più facili ma la batteria o la chitarra sono strumenti che bene o male si conoscono mentre io non sapevo neanche cosa fosse. Sapevo dell’esistenza di determinati fenomeni però non avevo idea di cosa si trattasse. Quando mi è stata proposta sono andato su internet a reperire informazioni: all’inizio mi sono spaventato e pensavo di non riuscirci ma grazie a Pietro, un ragazzo paziente e bravo, che mi ha insegnato l’abc, sono riuscito nel giro di due puntate a imparare qualcosina.
Era la prima volta che ricevevi una proposta per un celebrity talent?
Sì, per la verità io non sono neanche uno che ama le ospitate. L’ospite per me deve avere una funzione di spettacolo al servizio del programma. Molti ancora si ricordano di quando sono stato ospite di Stasera pago io di Fiorello. Mi invitò per fare una gag in cui facevo il violinista.
Possiamo considerare Altrimenti ci arrabbiamo il primo passo verso il ritorno su Raiuno?
Non lo so, lo prendo come un auspicio. Certo, il fatto di essere su Raiuno mi fa star bene perché ci ho passato quasi 10 anni e mi sento a casa. Se questo fosse un primo passo, sarei molto felice. Tuttavia al momento non lo considero come tale.
Sembra però che qualcosa stia cambiando rispetto a qualche tempo fa. Hai anche registrato un numero zero…
In Rai mi conoscono, ho fatto tanti anni di preserale, Domenica In, e io sono a disposizione dell’azienda. Disponibile anche per testare nuove cose che possono andare o non andare ma anche quello è divertente.
Che tipo di contratto ti lega alla Rai?
Ho un contratto per Mezzogiorno in famiglia.
L’impressione è che Mezzogiorno in Famiglia sia il tuo purgatorio…
Non lo so (ride, ndDM), magari è solo una tua impressione. E’ stata l’occasione per tornare in Rai, dopo la parentesi a Mediaset. Gli ascolti vanno bene, il gruppo è consolidato, la considero un’isola felice e se a questo si aggiungesse dell’altro sarei contento. Non ho un disegno per il futuro, quando la Rai mi vuole per Rai1, Rai2 o Rai3 sono a disposizione dell’azienda. Molti per strada mi associano al preserale, all’Eredità, e mi fa piacere. Il quiz è un genere che amo ma io faccio ancora la radio e il varietà e la musica sono parte del mio mondo. Vero è che la gente quando pensa ad Amadeus, pensa al quiz e sarei felicissimo di ritornarci.
E tu quando pensi ad Amadeus a cosa lo associ?
Ho fatto cose volutamente diverse. Il nostro mestiere è un po’ come quello di un attore che se recita sempre lo stesso ruolo viene troppo identificato e deve necessariamente diversificare. Io ho fatto radio, cinque anni di Festivalbar, che la gente ancora ricorda, Domenica in, che andò benissimo, il quiz che mi ha consacrato permettendomi di entrare nelle case della gente. Mi è piaciuto tentare strade diverse pur assumendomi dei rischi.
L’anno prossimo rifarai Mezzogiorno In Famiglia?
Non lo so, ma se me lo dovessero riproporre non avrei problemi a rifarlo.
C’è un format estero o del passato che ti piacerebbe condurre?
Seguo tanto la tv che c’è nel mondo, è una passione che ho sempre avuto. Sono tanti i quiz che mi piacciono ma non ti dico quali perché sembra che sono quelli che vorrei fare. Ci sono, però, delle idee forti anche in Italia. Vediamo il direttore di Raiuno se vorrà utilizzarmi e cosa mi proporrà. Non ne ho idea comunque, pur avvertendo intorno a me un’aria positiva.
Che effetto ti fa rivederti in replica a 1 vs 100 su Italia2?
Continuo a pensare che quello sarebbe stato un grandissimo programma del preserale di Mediaset, visto che, a parte Bonolis, c’è ancora un problema. A distanza di quattro anni sono convinto che se fosse stato in onda per almeno uno o due anni, e non due mesi, sarebbe stato un programma forte e di costume come lo è stato in Francia per tanti anni. Ma non sono il direttore di Canale 5 né tanto meno sono io a decidere. Recentemente sono stato in un garage a riprendere la macchina, il meccanico lo stava guardando e mi ha chiesto chi avrebbe vinto. Per lui non era una replica, io però non mi ricordavo chi avrebbe vinto e, visto che era molto preso, gli ho detto che avrebbe vinto il muro pur non sapendolo! Sono comunque soddisfatto, anche se ribadisco il fatto che sia stato trattato peggio di quello che meritasse.
Si è parlato anche di una nuova edizione con Gerry Scotti. Come l’avresti presa?
Dal momento in cui io non ci sono, l’azienda può fare quello che vuole. Magari avrebbe funzionato di più, non sono geloso.
Qualche tempo fa si anche parlato del tuo approdo al preserale di La7. Un quiz è il traino giusto per Mentana?
Sfondi una porta aperta con me. Anni fa in una rete come Canale 5 e attualmente in molti paesi d’Europa esiste il doppio preserale. Una volta si tendeva a giocare di più in tv, credo che un quiz fatto bene possa esser trasmesso su qualsiasi rete Rai, Mediaset, Sky e La7. A qualsiasi ora, un quiz incuriosisce il telespettatore e anche me. Se La7 decidesse di farlo, bene, anche se non per forza con Amadeus. Oltretutto il mio approdo a La7 per quanto mi riguarda è sempre stata una voce. Nessuno dalla rete ha mai contattato direttamente me.
Tra Eredità e Avanti un altro cosa guardi?
Mia moglie direbbe: “lo sport”. In verità guardo meno tv di quello che sembra. Non sono un teledipendente, non mi perdo mai le prime puntate, guardo cose tematiche e il mio essere curioso mi porta a fare molto zapping.
Tra tutte le donne con cui hai lavorato con chi ti sei trovato meglio?
Ognuna ha una sua caratteristica. Adesso non fa più questo mestiere ma all’epoca mi ero trovato molto bene con Natalia Estrada. Una bravissima professionista con cui ho condotto Campioni di Ballo e tante prime serate. Abbiamo la stessa passione per i cavalli anche se lei ora ne ha fatto un mestiere. Mi sarebbe piaciuto, invece, lavorare con Heather Parisi. Per il resto mi sono trovato bene anche con Lorella Cuccarini, Alessia Marcuzzi e Simona Ventura. Di tutte loro ho un ottimo ricordo.
Un auspicio per il futuro?
Di ritrovarci a fare un’altra intervista per un nuovo programma…
1. Diabolikk99 ha scritto:
23 aprile 2013 alle 14:57