
18
ottobre
Claudio Borghi (Lega): «Non siamo riusciti a fare uscire Fazio dalla Rai». La reazione del conduttore: «Inaudito!»

Fabio Fazio
Fabio Fazio retrocesso da Rai 1 a Rai 2 fa ancora discutere. A buttare nuova benzina sul fuoco c’ha pensato Claudio Borghi, presidente leghista della Commissione Bilancio della Camera:
“Non siamo riusciti a fare uscire Fazio dalla Rai, figuriamoci da soli a far uscire l’Italia dall’euro, tanto più ora che non siamo neanche al governo”
ha dichiarato l’esponente della Lega all’Adnkronos. I rapporti tesi tra l’ex Ministro degli Interni Matteo Salvini e il conduttore di Che Tempo Che Fa erano già noti, al punto che il politico – a differenza dei colleghi – si è sempre rifiutato di partecipare alla trasmissione. Che la politica, poi, abbia una certa influenza sulla tv di Stato è altrettanto risaputo; la direttrice di Rai 1 Teresa De Santis qualche mese fa dichiarò che “la Rai ha un editore che fa capo al governo”.
Nulla, dunque, di sorprendente, ma certamente fa riflettere. Immediata, intanto, è stata la reazione di Fazio:
“Per chi volesse capire quel che mi è accaduto professionalmente, ecco la spiegazione. Inaudito!“
è il commento via social del conduttore alle parole del leghista.
Per chi volesse capire quel che mi è accaduto professionalmente, ecco la spiegazione. Inaudito! https://t.co/fINkqh3UMY
— Fabio Fazio (@fabfazio) October 18, 2019


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3 Commenti dei lettori »

Fazio vai avanti e non ti curar di loro. Dalle mie parti si dice che il tempo è galantuomo.


2. ugolucio ha scritto:
Ormai Fazio il fazioso è obsoleto, monotono e ripetitivo. Se non fosse supportato dalla Litizzetto avrebbe metà ascolti. E’ una spina della RAI:


3. Gio77 ha scritto:
La vergogna dell’ingerenza della politica in Rai deve finire. Credo però che nessuno avrà il coraggio di fare una riforma rivoluzionaria.
La cosa più incredibile è come un partito che è rimasto al governo per soli 14 mesi abbia potuto mettere mano così tanto nell’azienda pubblica. Questo dovrebbe fare riflettere. Successe anche con Renzi (vedasi Giletti, Gabanelli, etc). I risultati alla fine si vedono: l’informazione non è più ritenuta credibile tanto che i telespettatori vanno su La7 o addirittura su Rete4, l’intrattenimento non riesce ad ingranare, gli professionisti validi preferiscono andare altrove per non soccombere alla politica, i programmi del daytime sono farciti di raccomandati qua e là. Ora basta o la Rai è destinata a soccombere!

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1. ANNA ha scritto:
20 ottobre 2019 alle 11:06