Pippo Baudo o lo si ama o lo si odia, come tutto ciò che fa davvero la differenza. Per milioni di telespettatori che lo considerano la personificazione della tv, ce ne sono tanti altri che lo trovano superato, antico, onnipresente, e vorrebbero che lasciasse spazio ad altri. Una risposta per questi ultimi è stata la serata Buon Compleanno… Pippo, che Rai 1 gli ha dedicato in occasione dei suoi primi sessant’anni di carriera e del suo ottantatreesimo compleanno.
Solo Baudo poteva spingere Fiorello ad inaugurare un prime time Rai, quando questi normalmente fugge via in tutti i modi da certi frangenti. Solo lui poteva convincerlo ad esibirsi insieme, farsi abbracciare, e cantare; far commuovere Laura Pausini. E, sempre nella stessa sera, intervistare Giorgia, Jovanotti, ospitare Al Bano e Romina ed autocelebrarsi con un po’ di incenso, questo sì, ma mostrando ancora una volta quanto ha sempre saputo stare al gioco, facendosi strattonare i gioielli di famiglia e incassando torte in faccia col sorriso.
Per chi di Baudo è stanco, questo prime time sarà stato un’agonia. Perchè mai come ieri, il suo ridondante “l’ho inventato io!” ha preso vita, con una carrellata di volti e voci che sono venuti a rendere grazie, ricordando i momenti trascorsi con il conduttore di Militello ed ammettendo che a lui devono tanto. Personaggi che con la loro presenza e le loro testimonianze hanno risposto idealmente ad Heather Parisi, che ha cinguettato: “Siamo sicuri che ci sia merito nello scoprire un talento? Il talento non si svela se non quando e a chi decide di svelarsi. Il talento ti regala la libertà e la forza di ribellarti. Il talento è anarchico“. Ebbene si, a quanto pare il merito c’è.
Baudo, invece, in tv c’è sempre meno. E se a qualcuno sembra che sia ancora ed eternamente presenza fissa del piccolo schermo, è perchè la sua impronta è di fatto indelebile: di lui si parla, con lui ci si confronta, e la sua immagine rimbalza in ogni programma amarcord, in ogni ricordo, perchè lui è stato un po’ ovunque ed ha avuto a che fare con la stragrande maggioranza degli artisti italiani.
La storia di Pippo Baudo è ricca, c’è poco da fare, come e più di quella della stessa Rai. Lui è un Techetechetè naturale. Per lui ha preso vita venerdì una serata di tv, che nessun altro poteva permettersi e che forse nessun altro avrebbe meritato. Perchè di Baudo ce n’è uno solo… e ci dispiace per gli altri.
Buon compleanno, “zio” Pippo.
1. R101 ha scritto:
10 giugno 2019 alle 13:40