Italia1 sta a guardare. Se Canale 5 vanta prodotti consolidati e Rete 4 cambia pelle, per la generalista giovane di casa Mediaset sono in serbo ben poche novità (qui l’offerta per l’autunno al completo). Eppure proprio per la particolare tipologia di pubblico che la segue, Italia1 è la rete che ha maggiormente subito gli attacchi della concorrenza nonchè la più esposta al pericolo derivante dalle nuove modalità di fruizione.
Da un po’ di anni, la scelta di Mediaset, complice la crisi economica, è stata quella di ridurre progressivamente il budget eliminando i big show (ah se solo tornassero La Talpa e La Pupa e il Secchione!) e affidandosi ad un daytime di diritti, salvo qualche sporadico esperimento. Del resto, il grande intrattenimento di prima serata costa troppo e se pure ripagasse in termini d’ascolti e pubblicità rischierebbe di danneggiare Canale 5, mentre una produzione in daytime o in access avrebbe vita dura alla luce del contesto competitivo e dei fallimenti recenti. Tuttavia il flop di programmi come Cultura Moderna (di cui ancora aspettiamo l’annunciata messa in onda delle finali), Karaoke, Flight 616, Urban Wild, solo per citarne alcuni, è riconducibile a fattori insiti negli stessi programmi e non all’ambiente. Dunque, vale la pena riprovarci.
Italia1 non potrà vivere più a lungo grazie all’eredità di brand – che la distingue da una rete tematica – e alla spremitura de Le Iene. Dal canto suo, Canale 5, che negli anni si è servita della rete giovane come incubatore di nuovi programmi, ora si ritrova a cullarsi su titoli anzianotti. Lo stesso circolo virtuoso, in linea teorica, potrebbe instaurarsi anche tra Italia1 e le altre reti tematiche del gruppo.
Fare sperimentazione non è per forza sinonimo di costi proibitivi, il dispendio di risorse sta piuttosto nella perseveranza, una volta individuato il progetto giusto ed economicamente sostenibile. Sulla carta Italia1 potrebbe essere il laboratorio creativo della nuova Mediaset e, forse, per arrivare a tale risultato dovrebbe paradossalmente distanziarsi dalla casa madre e da vecchie logiche.
1. Antonio Sanna ha scritto:
20 luglio 2018 alle 14:45