Le Vibrazioni sono nuovamente insieme. Dopo una parentesi da solista del loro frontman, Francesco Sarcina, la band si è ricomposta nella sua formazione originale ed è in gara al Festival di Sanremo 2018 con il brano Così sbagliato. Li abbiamo incontrati per saperne di più e sottoporli ad un singolare interrogatorio: cosa ricordano del Festival 2005, l’unico – a parte questo – a cui parteciparono tutti insieme?
Cosa vi aspettate da questo Sanremo?
Risponde Stefano Verderi: “Di divertirci”. Interviene Francesco Sarcina: “Di avere voce!”
Perchè, c’è qualche problema in tal senso?
Francesco: “No, non c’è nessun problema”, poi finge di essere afono.
La canzone che presentate si chiama Così sbagliato, chi ce ne parla?
Risponde ancora Stefano: “E’ un pezzo rock. Ha un impatto bello potente, ha una forte interazione con l’orchestra, perchè anche un’orchestra può suonare una canzone rock. Il brano parla di sentirsi sbagliato nei confronti di chi ti ama, di chi ti può comprendere e quindi di farti accettare per quello che sei. In un certo senso fa emergere quella che può essere la vera essenza dell’amore, cioè amami e accettami per quello che sono”. Francesco Sarcina si alza e lo bacia, prendendolo in giro: “Bravo! E’ amico mio, l’ho scoperto io”, dice imitando Baudo.
Avete aspettative, a prescindere dal divertirvi?
Risponde Alessandro Deidda: “Ma su Sanremo? No, noi ce la viviamo come la maggior parte degli artisti come gara. Non c’è cosa più lontana – come dice il buon caro vecchio Garrincha (soprannome del bassista, Marco Castellani, ndDM) – tra la gara e la musica. Sono due cose che cozzano. Siamo in realtà più sportivi noi musicisti degli sportivi veri”. Interviene Francesco Sarcina: “Le aspettative in generale è sbagliato farsele nella vita, perchè vengono sempre deluse. Mai farsi aspettative e lavorare sodo, step by step“.
Francesco, tu eri già tornato a Sanremo ma da solo, e ora ci torni con Le Vibrazioni. Cosa c’è di diverso?
“E’ chiaro che cambia tanto per me, perchè da solo. E’ stato strano, perchè quando ero qui da solo ero sicuramente leggero, forse perchè non era neanche tanto importante quanto farlo oggi con Le Vibrazion per una serie di motivazioni. Quando sono venuto da solo era una parentesi che poteva starci ma poteva anche non starci, mentre Le Vibrazioni sono passato, presente e futuro”.