22
maggio

Cose da Non Chiedere: come «maneggiare con cura» i luoghi comuni

Cose da non chiedere

Cose da non chiedere

Domandare è lecito, rispondere è cortesia. Questo l’assunto da cui è partito Cose da Non Chiedere, lo speciale trasmesso ieri sera in prima serata su Real Time. Otto categorie, introdotte dal giovane Giacomo Mazzariol (forse leggermente acerbo per la tv) a cui hanno dato voce i relativi rappresentanti, ‘auto-intervistandosi’ attraverso i quesiti raccolti -in forma anonima- dalla redazione del programma.

Gli interrogativi più ingenui, a volte stupidi, altre volte curiosi, sono stati il perno attorno al quale si è costruito un programma educato e intelligente, confezionato con garbo e altrettanta ironia, il tutto in poco meno di un’ora. In realtà, al format sono bastati pochi minuti per strappare i primi sorrisi, accompagnando il pubblico a guardare le cose dal punto di vista di chi spesso si preferisce ‘non vedere’. Ogni domanda è servita da spunto per approfondire argomenti che creano ancora un certo imbarazzo: dal mondo transgender, entrando nel dettaglio del ‘listino prezzi’ di un cambio di sesso, ai chiarimenti intorno a termini come acondroplasia, nome scientifico della malattia rara dei cosiddetti ‘nani’, passando per espressioni come food porn e le abitudini alimentari di chi invece è alle prese con un evidente stato di obesità grave.

Ottima la mossa di usare un elemento negativo, come il pregiudizio, per volgerlo al positivo, grazie alla capacità dei protagonisti di prendere sul serio ogni singolo ‘luogo comune’ e rileggerlo nel proprio quotidiano, con il giusto distacco ma senza troppi giri di parole. Il risultato è un collage di pensieri liberi che invocano normalità, senza avanzare richieste particolari o la pretesa di accedere a ‘trattamenti riservati’, soffermandosi soltanto su qualche considerazione in merito alle relazioni, spesso complicate, a causa della mancanza di rispetto.

Tra le protagoniste anche Nicole Orlando, giovane atleta con la sindrome di down ed ex concorrente dell’undicesima edizione di Ballando con le Stelle. Ed è proprio dalla sua sezione che si raccoglie una delle lezioni più sentite di questo programma:

“che siano gay che siano lesbiche, che siamo di colore, che siamo down, non ce ne frega niente, siamo persone, siamo esseri umani, respiriamo la stessa aria, lo stesso cielo, le stesse cose insomma, siamo tutti un’unica realtà, non c’è nessuna differenza..”

Un esempio di ’servizio pubblico’ su un canale privato che ha saputo affrontare trasversalmente e con estrema capacità di sintesi tematiche piuttosto delicate ed ‘ingombranti’. Da questa sera, Cose da Non Chiedere sarà proposto in pillole inedite da quattro minuti ciascuna, ogni giorno alle 21.05, per due settimane.

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