Matteo Renzi va sul personale. E ci mette di mezzo la Rai. Dopo giorni di insolito silenzio, oggi l’ex premier ha rotto gli indugi per attaccare Ferruccio De Bortoli, che di recente lo aveva chiamato in causa a seguito di alcune rivelazioni sul caso Boschi-Etruria. L’esponente dem ha accusato il giornalista di avere “un’ossessione personale” per lui, poi è passato ai colpi bassi scomodando alcune vicissitudini legate alle nomine Rai. La replica dell’ex direttore del Corriere non si è fatta attendere.
In un’intervista rilasciata al Foglio, Renzi si è scagliato contro il giornalista con queste parole:
“Ferruccio De Bortoli ha una ossessione personale per me che stupisce anche i suoi amici. Quando vado a Milano, mi chiedono: ‘ma che gli hai fatto a Ferruccio?’ Boh. Non lo so. Forse perché non mi conosce. Forse perché dà a me la colpa perché non ha avuto i voti per entrare nel Cda della Rai e lo capisco: essere bocciato da una commissione parlamentare non è piacevole. Ma può succedere, non mi pare la fine del mondo“.
Il riferimento del Segretario Pd era al fatto che l’attuale Presidente della Longanesi fosse in predicato di entrare nella governance Rai insediatasi nel 2015 sotto il governo Renzi. A stretto giro, però, è arrivata la risposta pungente del giornalista.
“Segnalo all’ex premier che avendo detto due volte no alla proposta di fare il presidente, non era tra le mie ambizioni essere eletto nel cda della Rai. Visto quello che sta accadendo, ringrazio di cuore per non avermi votato. Non avrei potuto comunque accettare avendo firmato un patto di non concorrenza“.
De Bortoli, del resto, non è certo uno che si lascia mettere all’angolo. Nei giorni scorsi, ospite ad Otto e Mezzo su La7, l’ex direttore del Corriere aveva rifilato a Renzi qualche bastonatina ben assestata.
“Io l’ho definito un maleducato di talento, adesso inizio ad avere qualche dubbio sul talento“ aveva chiosato al cospetto di Lilli Gruber, aggiungendo poi dettagli curiosi sul comportamento dell’ex premier nei suoi confronti.
Difficile pensare che Renzi rinunciasse a reagire.