Il nuovo CdA Rai non si è ancora insediato, ma la sua strada inizia già in salita. Il ministero dell’Economia starebbe infatti verificando la regolarità della nomina di quattro (su sette) consiglieri in pectore indicati ieri dalla Vigilanza: si tratterebbe di Carlo Freccero, Guelfo Guelfi e forse anche di Giancarlo Mazzuca e Arturo Diaconale. Secondo quanto segnalato da L’Unità, infatti, i quattro risulterebbero pensionati e – in base alla legge n. 114/2014 - non potrebbero quindi assumere incarichi nelle società controllate dallo Stato.
L’inghippo, però, potrebbe essere risolto facendo riferimento ad una norma della legge Madia approvata proprio nelle scorse ore, che consentirebbe la svolgimento dell’incarico a titolo gratuito e solo per la durata di un anno. Se venisse applicato tale regolamento, probabilmente avremmo un pezzo di CdA Rai in funzione a tempo determinato e senza compenso.
CdA Rai, Carlo Freccero vs Renzi
Chi non si è fatto in alcun modo scoraggiare dall’impasse giuridica è il consigliere designato Carlo Freccero, sostenuto in Vigilanza dai Cinquestelle. Prima ancora di mettersi all’opera, l’ex direttore di Rai4 ha iniziato a darci soddisfazioni, mostrandosi particolarmente determinato.
“Non solo gratis, pur di fare un dispetto a Renzi lavorerei anche in catene. Sono pronto al sacrificio, anche frustato oltre che gratis. Insomma lavorerò gratuitamente e in più a qualunque condizione, nello spirito del Movimento 5 Stelle e dei compagni di antica memoria, con il gusto di fare un dispiacere alla Madia e al premier”
ha dichiarato Freccero all’Ansa, manifestando l’intenzione di “togliere le rughe alla Rai” e di “riportare il servizio pubblico al centro del dibattito dei media“, puntando innanzi tutto sul potenziamento di due macro-generi, informazione e fiction.
1. ellen ha scritto:
5 agosto 2015 alle 21:43