Le buone intenzioni vanno premiate, come pure la disponibilità a cambiare strada facendo. Sabato In, dunque, merita una chance perchè pensare un programma specifico per il sabato pomeriggio era una cosa necessaria per Rai 1, perchè suddividere una sola ora di trasmissione in quattro momenti diversi denota voglia di creare ritmo, perchè il titolo, per quanto forse troppo ruffiano, è un omaggio alla tradizione televisiva italiana di Domenica In. Ma, ςa va sans dire, tutto ciò non basta per una promozione.
Sabato In: buone le intenzioni, un po’ spenti i risultati
Il nuovo appuntamento del sabato pomeriggio di Rai 1 ha dimostrato fin dall’esordio della scorsa settimana di aver bisogno di una messa a punto, mancando del tutto di una sua identità: va bene prendere in prestito da Uno Mattina in conduttori Tiberio Timperi ed Ingrid Muccitelli, va bene usare lo stesso studio, ma qualcosa deve pur distinguere l’appuntamento del pomeriggio da quello della mattina e per ora quel quid non c’è.
I due programmi sembrano interscambiabili, il che porta a pensare che la nuova proposta non sia stata costruita in base al target di riferimento e al contesto in cui doveva calarsi, limitandosi ad apparire come un programma a costo zero, senza pretese. Quantomeno, nella seconda puntata di ieri è stato eliminato il momento della discussione intorno al grande tavolo, che è già un passo avanti.
Sabato In: le cose da sistemare
Se si pensa al competitor, Verissimo, c’è un abisso di intenti e toni che crea sì pluralismo nell’offerta ma relega Sabato In dalla parte del “vecchio”: pochi argomenti freschi, pochi ospiti “attuali”, un linguaggio non particolarmente accattivante e gossip pari a zero. Elemento, il gossip, che nel sabato pomeriggio non può mancare e che comunque riesce sempre a catturare l’attenzione estemporanea del telespettatore, cosa che invece non possono fare le riflessioni e gli approfondimenti abbondanti di Tiberio & co.
La stagione comunque è lunga, il tempo c’è per intervenire ancora ed aggiustare il tiro, così come ci sono gli elementi positivi su cui fare leva. Due su tutti: il tono garbato, che rende Sabato In un programma coerente con la sua Rai 1 e dunque gradevole nell’insieme; i conduttori, che in questa esperienza sembrano crederci, forse perchè apprezzano l’opportunità (nel caso della Muccitelli) e l’attestato di stima ricevuto (per Timperi).
1. Phaeton ha scritto:
25 ottobre 2015 alle 12:48