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SANREMO 2015, TESTI CANZONI: FRANCESCO MANDELLI E FABRIZIO BIGGIO – VITA D’INFERNO
mercoledì 11 febbraio 2015 21:39 Marco Leardi

Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio
Erano stati sul palco dell’Ariston già nel 2012, quando avevano portato scompiglio e polemiche con le loro gag irriverenti, al limite del politicamente scorretto. Ora, a distanza di tre anni esatti, Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio – alias I Soliti Idioti – tornano al Festival di Sanremo ma non più in qualità di ospiti. I due comici sono infatti nella lista dei venti big che si esibiranno nel corso della kermesse, e c’è da scommettere che la loro partecipazione, improntata a quello stile ironico che li contraddistingue, non passerà certo inosservata.
Fenomeni televisivi e cinematografici della comicità demenziale, ora Biggio e Mandelli indosseranno i panni dei cantanti portando a Sanremo un brano che è tutto un programma, sin dal titolo: Vita d’inferno. Con un testo dai toni sarcastici, i due raccontano (e cantano) di un’esistenza che è “un cumulo continuo di fatiche, di stress“, tra tablet, wifi e Peppa Pig.”La sera al ristorante m’han lasciato in mutande“: vita d’inferno ai tempi della crisi, tra luoghi comuni e piccole disavventure quotidiane (ma senza riferimenti politici). Situazioni che i due inquadrano con ironia: l’importante è sdrammatizzare…
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Testi Sanremo 2015, Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio: Vita d’inferno
Vita d’inferno
di F. Biggio F. Mandelli M. Ferro
Lasciatemi vi prego lamentare
Di questa vita infame ingenerosa
E’ un cumulo continuo di fatiche
Di stress e patimenti senza posa
Ho comperato un tablet con wi-fi
La connessione non funziona mai
E all’ora della Champions League
Mio figlio vuol vedere Peppa Pig
In cerca di un parcheggio
Ho perso un pomeriggio
La sera al ristorante
M’han lasciato in mutande
Ed al mattino…
Mi sveglio e m’han fregato il motorino
Vita d’inferno
Fortuna che non dura che in eterno
Vita d’inferno
Se lo sapevo prima rimanevo dentro l’utero materno
Vita d’inferno
Si soffre sua d’estate che d’inverno
Vita d’inferno
Ho voglia di morire e andare a dire due parole al Padreterno
E’ vero che c’è sempre chi sta peggio
Chi affoga mentre io galleggio
Ma non è poi così rassicurante
Se quel che affoga era il tuo galleggiante
Mio cugini pensa stamattina
Ha portato l’auto in officina
Per sostituire il faro posteriore
Gli han cambiato tutti i pezzi del motore
La vita è un’avventura misteriosa
Bizzarra sorprendente capricciosa
L’essere umano è un dono del creato
Ancora di più se penso che son nato
E che son vivo…
Per la rottura di un preservativo
Vita d’inferno
Se lo sapevo prima rimanevo dentro l’utero materno
Vita d’inferno
Se piove è sempre colpa del governo
Vita d’inferno
Si soffre come ai tempi degli antichi ma in un modo più moderno
Sono milioni di milioni tutte le generazioni
Che han vissuto nonostante il giramento di…
Convincendosi che il giorno della fine dell’inferno arriverà
Sono milioni di tutte le generazioni
Che han vissuto nonostante il giramento di…
Convincendosi che il giorno della fine dell’inferno arriverà
[Testi Sanremo 2015: tutte le canzoni del Festival]


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