Cosa penseremmo a bordo di un vagoncino “sparato” in aria a 90 km/h? A quanto è stato bello salutare la nostra esistenza su una giostra dopo aver trangugiato una busta intera di Fonzies? A quella volta che potevamo dire alla suocera che intere generazioni e famiglie sono sopravvissute anche senza il fantomatico sottobicchiere? Immaginate se, fra un tornante e un giro della morte, la mente fosse occupata, oltre che da questi pensieri, anche da una domanda a cui dare una risposta.
E’ quanto accade a Top One, il game show condotto da Enrico Papi dal lunedì al venerdì alle 17.35 su Italia1, teso a regalare, al concorrente più coraggioso e dotato della prontezza più efficace, una crociera da sogno e il pagamento della fornitura del gas di un anno che, in tempi di crisi, non è certo poco.
Per raggiungere l’obiettivo due giovani concorrenti dovranno sfidarsi in una serie di manches che metteranno a dura prova, oltre il loro livello di concentrazione, anche la propria resistenza di stomaco, sperando che, fra un urlo e l’altro, riescano anche a dare la risposta corretta a un Papi per la prima volta distante e blindato in una comoda cabina regia. Siamo all’Etnaland di Catania e Jessica e Iuvic sono pronti all’agone. E’ stato nel vederli durante la seconda prova del Vortigo, aggrappati a una centrifuga in grado di far roteare testa e stomaco come le palle dei prestigiatori al semaforo rosso, che abbiamo pensato seriamente che uno dei due, spinto dalla tachicardia e dal cervello scecherato, chiedesse di scendere preferendo la terra sotto i piedi anziché spremersi le meningi sul personaggio da indovinare. Perché, diciamocelo, quando sei sospeso fra il suolo e la terra, con una telecamera puntata in faccia, il vento fra i capelli e le budella alla frutta, tutto ci verrebbe in mente tranne il nome di quell’attore “di Milano”, che c’entra con “Mediterraneo” e che è “pelato”.