13
ottobre

SUPERCINEMA: GUENDALINA TAVASSI E FERDINANDO GIORDANO SI RICONOSCONO NEL “REALITY” DI GARRONE

Guendalina Tavassi

Una leggiadra musica da carillon e una ripresa suggestiva e colorata di una sontuosa carrozza che fa il suo ingresso trionfale in una sala ricevimenti grandiosa e kitsch: inizia così Reality, l’ultimo film firmato da Matteo Garrone nonché forte guanto di sfida al genere televisivo del reality show e alle speranze che promette a orde di giovani pronti a tutto pur di realizzare il vacuo sogno dell’apparire e del farsi conoscere a tutti i costi.

Potrà anche essere inconcepibile ai più, ma per alcuni entrare nella casa del Grande Fratello rappresenta davvero un’opportunità e una scappatoia dalla routine noiosa e stantia che li attende, permettendoli, anche se solo per pochi mesi, di ergersi a divi e sfoggiare sorrisi gratuiti e autografi a un nugolo di fan urlanti. La disgrazia di Luciano (Aniello Arena), il pescivendolo napoletano protagonista del film, è quella di credere fin troppo in questo sogno ancor prima di avere la sicurezza di varcare la famigerata porta rossa. Proprio quell’aspirazione che gli forniva il motivo valido per svegliarsi ogni mattina e di combattere la quotidianità diverrà la sua rovina, intrappolandolo in una dimensione inconscia schiava della tv e dei suoi meccanismi.

E’ amaro e triste il finale di Reality e Supercinema, la rubrica cinematografica settimanale di Canale5 curata da Mario Giordano, ha deciso d approfondire il tema interpellando due spettatori d’eccezione, nonché ex-concorrenti del Gf: Guendalina Tavassi e Ferdinando Giordano. I due ex-gieffini, dopo aver visto insieme il film, escono dalla sala per proporre il proprio punto di vista sull’amara visione di Garrone. La Tavassi si riconosce nel protagonista affermando di aver vissuto parte della sua vicenda in prima persona, enfatizzando ogni singolo istante antecedente l’ingresso nella casa più spiata d’Italia.

Ferdinando Giordano rincara la dose, riconoscendosi nella stessa debolezza di Luciano:

E’ un film che fa riflettere e non nascondo di essermi trovato io stesso nei panni del protagonista, quando ero stra-convinto di entrare nella casa ancor prima di ricevere la telefonata di conferma. E se non fosse arrivata?”

Diciamolo, i reality che toccano i non-famosi non garantiscono più quella notorietà che le prime edizioni del format regalava ai suoi concorrenti. Oggi le cose sono diverse: i personaggi sono meno carismatici e finiscono, nel giro di poco tempo, nel baratro delle meteore a patto che non riescano, per tempo, a tirar fuori le unghie e un briciolo di talento e furbizia per concedersi un altro giro sulla giostra. Reality è un film duro e crudo e certo se due protagonisti veri dell’avventura del Gf possono confermare le ansie e le speranze raccontate da Garrone, vuol dire che l’Italia e i suoi abitanti meriterebbero davvero un corso per disintossicarsi da promesse che lo show-biz non riuscirà mai a mantenere.



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5 Commenti dei lettori »

1. Nina ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 15:07

Chissà se la Tavassi ha capito la tragedia di essere la Tavassi.



2. P ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 15:45

x 1. Nina
Dai su, non esagerare… almeno lei qualcosa ha fatto: considerando che è appena un anno che lei è “fuori” dai reality, direi che va già anche bene… gli altri che fine hanno fatto? Secondo me il regista ha dimenticato una cosa: LE AGENZIE!!! Senza di esse, con il PIFFERO che fai carriera… puoi aver talento, ma se un agente BRAVO non ti nota (perchè non ti conosce), con il PIFFERO che fai carriera… faccio un esempio estremo: io non capivo perchè quella testa di C che (secondo me) è Francesco Facchinetti lavora in tv, poi ho scoperto che ha PRESTA (che fa il suo OTTIMO lavoro) come agente e allora ho capito… anche senza talento, con un OTTIMO agente lavori lo stesso ;) !



3. Nina ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 16:03

Preferisco non esprimermi su ciò che lei ha FATTO. Risulterei maleducata.



4. P ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 16:34

x 3. Nina
Ehm, io intendevo come LAVORO (es. partecipazioni a programmi tv – non come opinionista, intendo – e film) e non su “altro”, tipo vicende personali oppure gli urli TRASH :D durante i reality ;) ! Rimane il fatto che moltissimi suoi colleghi ex-gf SE LO SOGNANO di fare anche solo il 10% di quello che la Tavassi (e altri) hanno fatto come “lavoro”.



5. giulio giliberti ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 20:31

Vedendo il film di Garrone e osservando l’ansietà che molte persone vogliono partecipare al GF., non soltanto per un guadagno economico, ma anche e soprattutto per conquistare pubblicità ed eventualmente sfondare nel cinema o in TV, penso che l’opera del regista sia effettivamente un film -denuncia con velo mascherato. C’è molto da riflettere dopo aver visto Reality.
Giulio da Napoli



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