La comunità scientifica rischia di impazzire. Esiste infatti un fenomeno che sembra sottrarsi alle leggi della natura, una sorta di prodigio che nemmeno gli studiosi più esperti riescono a spiegarsi: SuperQuark, il programma condotto da Piero Angela, non risente del peso del tempo e anzi, con il passare delle stagioni rinvigorisce sempre più. Dopo 30 anni di trasmissioni (esordì infatti nel 1981), l’approfondimento di Rai1 si conferma uno dei migliori spazi di divulgazione della tv italiana. A renderlo tale, un format di sana e robusta costituzione, che struttura ogni puntata come un viaggio alla scoperta di nuove conoscenze.
Il merito di tale risultato – che trova un riscontro positivo anche negli ascolti – va attribuito a Piero Angela e alla redazione del programma. SuperQuark, infatti, si distingue per la chiarezza e l’attualità dei contenuti, per l’appropriatezza del linguaggio, per la serietà con la quale vengono affrontati gli argomenti. Il ritmo incalzante mantiene alto l’interesse dello spettatore e scongiura il rischio di trasformare la puntata in una soporifera lezioncina di scienze naturali. C’è un altro dettaglio non trascurabile: in questi anni la trasmissione non ha ceduto all’ondata sensazionalistica che altri programmi concorrenti hanno invece cavalcato.
SuperQuark, insomma, non si è occupato di leggende esoteriche, cerchi nel grano, fantasmi e dischi volanti se non per fare chiarezza su tali argomenti con un approccio del tutto razionale. E la profezia dei Maya? Già nel 2010 il programma di Piero Angela aveva le idee ben chiare al riguardo. “Gli ideatori di questa storiella nel dicembre 2012 saranno molto più ricchi di oggi con tutti i diritti d’autore che riscuoteranno (…) L’apocalisse del 2012 è una balla!” veniva affermato in un servizio che smontava una ad una le dicerie catastrofiste che oggi tengono banco in tv.
SuperQuark non ha seguito le mode del momento – che esistono pure in ambito scientifico – e questo sembra essere il segreto del suo intramontabile successo. Lo confermano anche i temi che verranno affrontati stasera nella sua sesta puntata stagionale (ore 21.20, Rai1): in apertura, proseguirà la serie BBC Frozen Planet, Il pianeta di ghiaccio con l’episodio Le ultime frontiere. A seguire, un servizio di Lorenzo Pinna sui capelli e sulle patologie legate alla loro caduta.
Verrà inoltre trasmesso un reportage su Mosca, la città del Cremlino, delle cupole dorate e dei grattacieli. Non mancheranno approfondimenti di carattere medico, stavolta riguardanti le infezioni virali che accompagnano lo sviluppo dei bambini. Infine, un occhio alla sperimentazione tecnologica e al funzionamento dei migliori sistemi universitari.
Ecco, la formula è semplice: cultura, garbo, serietà. Così il laboratorio di Piero Angela ha creato il suo elisir di lunga vita.
1. anna ha scritto:
9 agosto 2012 alle 11:20