Mattino 4 nasce come costola di Mattino Cinque News, ma più che appuntamento con l’informazione il nuovo programma della mattina di Rete 4 si presenta come un talk dedicato ai principali casi di cronaca. Questo, almeno, è ciò che accade nei 50 minuti scarsi della prima diretta di oggi, che vede in studio Sebastiano Visintin, il marito di Liliana Resinovich, la donna di Trieste ritrovata morta nel gennaio 2022. Una sorta di Storie Italiane, tanto per citare la trasmissione di Rai 1 in onda alla stessa ora, o – visto che è di casa – un Quarto Grado in versione daily, ma più povero.
Il programma non sorprende, né per struttura né per contenuti, ma c’era da aspettarselo. Il tentativo di Rete 4 è di accendere una finestra sull’attualità in una fascia oraria tradizionalmente spenta, ripercorrendo – almeno nelle intenzioni – quanto fatto al pomeriggio con Diario del Giorno e, prima ancora, in access con Stasera Italia e Prima di Domani. Servirebbe magari un volto familiare della rete, che non è Federica Panicucci, anche se la sua presenza potrebbe fare da “collante” tra il programma di Canale 5 e quello di Rete 4, che a ridosso delle 11 si danno il cambio, auspicando che anche i telespettatori cambino canale.
Barbara Palombelli e il suo Forum supponiamo possano dormire sonni tranquilli: non crediamo che la Panicucci possa spostare pubblico, mentre Roberto Poletti – chiamato alla co-conduzione di Mattino 4 – è una presenza quasi da contorno. Oseremmo dire superflua, non affianca la conduttrice ma “siede senza sedia” in postazione social a leggere i messaggi che arrivano via Whatsapp in diretta.
E questa è di fatto l’unica novità, che andava gestita meglio; vedere e sentire Poletti dare voce al tribunale del popolo – nel caso di oggi in un discutibilissimo processo televisivo a Visintin – che sentenzia su chi ha ammazzato chi, chi ha torto e chi ha ragione, chi mente e chi merita la galera è alquanto fastidioso. Non è il Grande Fratello, “la gente dice questo” non aggiunge nulla se non un gran fastidio.