Doveva essere solo un siparietto satirico. Magari poco opportuno o mal riuscito, ma pur sempre tale. Invece sono subentrate prima le polemiche e le voci indignate, poi addirittura gli avvocati. Il caso della consegna del tapiro d’oro ad Ambra Angiolini ha ormai preso una piega surreale, sproporzionata rispetto alla reale portata delle immagini viste in tv. Ora, infatti, gli avvocati della showgirl – Valeria De Vellis e Daniela Missaglia – hanno annunciato di valutare azioni legali contro Striscia la Notizia.
Per la precisione, in una nota i due legali hanno comunicato di valutare “ogni migliore iniziativa a tutela della loro assistita in considerazione dell’illegittima intromissione e conseguente spettacolarizzazione di una vicenda privata e dolorosa da parte del Signor Valerio Staffelli“, inviato della trasmissione Mediaset. De Vellis e Missaglia, inoltre, hanno contestato anche il comunicato di Striscia La Notizia in risposta al Ministro Elena Bonetti, nel quale affermava che “la Signora Ambra Angiolini fosse consenziente“.
A sostegno di quella asserzione, peraltro, il programma di Antonio Ricci aveva divulgato pure un fuori onda nel quale – in effetti – Ambra sembrava tutt’altro che turbata dalla presenza di Staffelli. Stando a quanto si vede nel video, negli istanti precedenti all’effettiva consegna del tapiro, la showgirl appariva sorridente. “Sai che non ce l’avevo il tapiro? Se ce lo meritiamo, giusto così…“, aveva anche scherzato l’ex ragazza di Non è la Rai, prima di sottoporsi all’intervista di Staffelli.
Ora, però, i toni sono decisamente cambiati e si parla di “legittima intromissione“. Altrettanto secca la reazione di Striscia la Notizia, che ha diramato una nota firmata ironicamente dallo stesso tapiro d’oro. In essa si legge:
“Mi sono limitato a raccontare quello che è visibile a tutti nel filmato pubblicato sul nostro sito, a prova di ogni smentita. È evidente la volontà di trasformare l’episodio in una telenovela“.
Intanto, sabato scorso Ambra ha rinunciato a partecipare a un incontro al Salone del Libro di Torino. La decisione è stata comunicata all’inizio dell’evento dal direttore di Einaudi Stile Libero, Paolo Repetti, con la volontà di “sottrarre lei e la figlia al clamore mediatico di questi giorni“. Clamore in realtà alimentato dalle stesse polemiche di chi, nelle intenzioni, avrebbe voluto tutelare la stessa attrice.