“Voglio scusarmi con i genitori di Denise per aver dovuto aspettare“. Dmitry Borisov, il conduttore di пусть говорят (Pust’ govoryat) – il programma del primo canale russo che si è occupato del caso di Olesja Rostova – si è espresso così in un video pubblicato su Instagram dopo la messa in onda della puntata in cui veniva svelato il gruppo sanguigno della ragazza russa e l’incompatibilità con quello di Denise Pipitone. Nel messaggio, il presentatore ha replicato alla critica di aver fatto attendere oltremodo Piera Maggio prima di conoscere la verità.
“Comprendiamo le preoccupazioni di tutti telespettatori italiani e, sia tramite l’avvocato della signora Maggio, sia tramite lei, voglio scusarmi con i genitori di Denise per aver dovuto aspettare. Spiego come è successo. Non avevamo assolutamente idea che Olesja potesse essere al centro di tanta attenzione in tutta Italia, deve capire che si è presentata al nostro programma in cerca di sua madre, fiduciosa che si trovasse da qualche parte in Russia o Ucraina. Dopo la prima trasmissione abbiamo ricevuto molte chiamate dai nostri telespettatori, anche da regioni remote del nostro paese. Per tutto questo tempo il nostro team ha viaggiato in diverse città raccogliendo informazioni. Diverse famiglie erano assolutamente sicure che Olesja fosse una loro parente. Stavamo aspettando i risultati dei test del DNA e il ritorno di Olesja a Mosca per poter continuare le ricerche. Non abbiamo il diritto di divulgare informazioni riservate senza il permesso di Olesja. Non appena è tornata ed ha acconsentito, ha fatto subito l’esame del gruppo sanguigno, come richiesto dal rappresentante della signora Maggio ed è tornata nel nostro studio dove ha parlato con l’avvocato della famiglia, che è stato il primo a conoscere il risultato e l’attesa per la famiglia era finita“
ha affermato Dmitry Borisov, che nella puntata del suo show dedicata al raffronto tra Olesja e Denise si era confrontato in modo animato con l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale della signora Maggio, infastidito dalle modalità con cui l’emittente russa stava gestendo lo svelamento del gruppo sanguigno.
“Oltre a questo test, il materiale genetico era stato confrontato con altre madri che hanno riconosciuto come loro figlia Olesja. Anche loro conoscono già i risultati. Non volevamo in alcun modo ferire i sentimenti di nessuno, abbiamo fatto i confronti con quelle famiglie che a loro volta hanno riconosciuto Olesja come possibile parente ed è importante per loro conoscere la verità non meno di quanto lo sia per una madre italiana. Noi, come i media in Italia, ci occupiamo solo della storia ma tutte le decisioni vengono prese da Olesja e dai suoi rappresentanti legali. Grazie, ciao“.
ha concluso il conduttore russo nel suo video-messaggio.