Ad indagare con i telespettatori di Rai 1, tra un sorriso, qualche bega familiare e amori complicati, ci sono stati negli anni preti, suore, prof, e un mesetto fa è arrivata anche un’assistente sociale: si chiama Mina Settembre e la fiction che la vede protagonista, la cui prima stagione si concluderà questa sera (qui le anticipazioni), tornerà presto sul piccolo schermo, perchè la seconda è già in fase di scrittura.
Scritto era anche il successo al quale è andata incontro, perchè questo personaggio così solare, pulito e appassionato non poteva che fare breccia nel cuore del pubblico e in particolare di quello dell’ammiraglia Rai, che tanto ama i racconti corali, un po’ gialli e un po’ rosa, nei quali trovare compagnia e speranza. A completare il quadro la presenza di Serena Rossi, un’attrice che nell’immaginario collettivo somiglia tanto al suo personaggio e per questo è apparsa vera, spontanea e affidabile.
Gli autori, che hanno annunciato un finale aperto per quanto riguarda la vita sentimentale di Mina, stanno lavorando alle nuove sceneggiature e chissà che non prendano spunto dai nuovi romanzi di Maurizio De Giovanni, cosa non del tutto scontata. A differenza del Commissario Ricciardi (e in buona parte dei Bastardi di Pizzofalcone), che ha vissuto in video le storie che lo scrittore aveva creato in libreria, la Mina televisiva è stata solo liberamente ispirata a quella letteraria e De Giovanni, pur avendo venduto i diritti dei due racconti Un giorno di Settembre a Natale e Un telegramma da Settembre, nei quali era apparsa tra il 2013 e il 2014, non ha preso parte alla stesura delle sceneggiature, che hanno sposato una linea drammatica nella quale lui non ci si ritrovava.
Tutta la linea narrativa relativa al padre di Mina (Ruben Rigillo), alla relazione segreta avuta con Irene (Christiane Filangieri), miglior amica della figlia, e al probabile fratellastro lasciato in eredità alla ragazza, nei racconti per esempio non c’era, così come la figura di Rudy (Nando Paone), qui rassicurante amico della protagonista, lì era quella di un insopportabile “molestatore”.
Tuttavia i casi dei quali l’assistente sociale si occupava in quei racconti sono stati usati nella fiction e nel frattempo De Giovanni ha pubblicato due interi romanzi su di lei - Dodici rose a Settembre nel 2019 e Troppo freddo per Settembre lo scorso anno – dunque le trame saranno molto probabilmente rielaborate, tenendo conto della nuova identità che Gelsomina ha assunto in tv e che ha portato il pubblico ad adottarla senza riserve.