25
gennaio

Disney+ vieta ai minori di 7 anni Dumbo, gli Aristogatti e Peter Pan

Peter Pan

Dumbo, gli Artistogatti e Peter Pan sono diventati ‘pericolosi’. Anzi, di più: vietati ai minori di sette anni. Perseverando in una assurda crociata nel nome del politicamente corretto, nel Regno Unito Disney+ ha deciso di rimuovere i suddetti contenuti dalla sezione dedicata ai bambini a motivo delle presunte discriminazioni razziste contenute nelle storiche pellicole d’animazione. 

L’insensata auto-censura adottata da Disney renderà i contenuti incriminati disponibili al pubblico sopra l’età minima, ma accompagnati da un’avvertenza (non inedita ai fruitori del servizio) che recita così:

Questo programma include rappresentazioni negative e/o denigra popolazioni o culture. Questi stereotipi erano sbagliati allora e lo sono ancora. Piuttosto che rimuovere questo contenuto vogliamo riconoscerne l’impatto dannoso, imparare da esso e stimolare il dibattito per creare insieme un futuro più inclusivo“.

Le motivazioni specifiche addotte alla decisione sono ancora più grottesche. Secondo i parametri adottati dalla piattaforma streaming, Peter Pan discrimina i membri delle tribù dei nativi americani definendoli “pellirosse”. E tra gli Aristogatti si segnala l’insopportabile presenza del gatto siamese chiamato Shun Gon, rappresentato con gli occhi spioventi e i denti prominenti: una caricatura dei tratti asiatici che i bambini non devono vedere.

Tra i titoli rimossi c’è anche Robinson nell’isola dei corsari, criticato perché definisce i pirati dalla “faccia gialla” e dalla “faccia marrone”. E pure l’innocente Dumbo è stato accusato di ridicolizzare gli schiavi afroamericani al lavoro nelle piantagioni del Sud degli Stati Uniti con un brano musicale che recita: “E quando poi veniamo pagati buttiamo via tutti i nostri soldi“. I suddetti titoli – che avevano intrattenuto senza preoccupazione alcuna intere generazioni di bambini – erano già finite in una black list stilata da Disney, sulla quale l’azienda aveva applicato un analogo disclaimer anti-discriminazioni.
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3 Commenti dei lettori »

1. emy ha scritto:

25 gennaio 2021 alle 20:16

io seriamente vorrei capire chi è a capo di queste lobby americane, perchè qua c’è da far cascare le braccia a terra:”Peter Pan discrimina i membri delle tribù dei nativi americani definendoli “pellirosse”. E tra gli Aristogatti si segnala l’insopportabile presenza del gatto siamese chiamato Shun Gon, rappresentato con gli occhi spioventi e i denti prominenti: una caricatura dei tratti asiatici che i bambini non devono vedere.”
Rendiamoci conto.



2. lordchaotic ha scritto:

25 gennaio 2021 alle 21:52

Qui siamo alla follia. Shun Non è un gatto orientale molto simpatico e divertente e non ci vedo nessuna caricatura. La tribù indiana di Peter Pan è una tribù indiana e basta, poi Dumbo che è forse il cartone più anti discriminante di tutti… bah!



3. Antonio ha scritto:

26 gennaio 2021 alle 01:43

Parlando di via col vento o di grease sarei stato perfettamente d’accordo con l’articolo poiché si tratta di film ambientati in tempi totalmente diversi da quelli di oggi e rappresentano il modo di pensare di allora per cui debbono essere storicamente attendibili e per questo è ridicola la censura a cui sono sottoposti.

Nel caso specifico però trovo che la questione sia estremamente diversa: questi prodotti sono indirizzati a bambini e sono essenzialmente prodotti che pur essendo stati realizzati in un’altra epoca sono dal punto di vista dell’ambientazione senza tempo. La definizione di pellerossa è offensiva così come rappresentare un personaggio orientale con i denti sporgenti o anche dare del “faccia marrone”. È chiaro che sono film godibili e per questo non vanno assolutamente eliminati ma mi sembra giusto mettere un messaggio di avvertenza per far sì che in genitori possano spiegare ai bambini che certe affermazioni sono offensive e evitare che questi possano ripeterle magari a dei loro coetanei più sensibili a questa tematica.



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