8
giugno

La Corrida: storia e curiosità del programma portato al successo da Corrado

Corrado a La Corrida

Corrado a La Corrida

La Corrida torna su Canale5! A poche settimane dalla chiusura dell’ultima edizione in onda su Rai1 con la conduzione di Carlo Conti, lo storico programma con protagonisti i “dilettanti allo sbaraglio” riappare eccezionalmente questa sera alle 21,10 circa sugli schermi della rete ammiraglia Mediaset per omaggiare, a 20 anni esatti dalla morte, l’indimenticato Corrado.

Autore e conduttore di quello che a tutti gli effetti possiamo definire il primo talent show della tv italiana, Corrado Mantoni morì a soli 74 anni l’8 giugno 1999 in seguito ad un tumore al polmone che gli era stato diagnosticato pochi mesi prima. Con la sua elegante ironia, lo sguardo sornione e l’inconfondibile voce roca era entrato nelle case degli italiani prima attraverso la radio e in seguito con la televisione, diventandone uno dei personaggi più amati. La sua lunga carriera lo ha visto protagonista di numerosi programmi di successo come L’Amico del Giaguaro, Canzonissima, Fantastico, Domenica In e Il pranzo è servito, ma il suo nome è rimasto indubbiamente legato a La Corrida, trasmissione che ideò insieme a suo fratello Riccardo (che ne curava anche la regia) nel lontano 1968.

La formula del programma, con protagoniste persone comuni più o meno dotate di talento ma sicuramente accomunate da tanta autoironia e voglia di divertirsi, trovò da subito il consenso del pubblico, unico giudice del programma, pronto a plaudire i concorrenti meritevoli o sbeffeggiare bonariamente quelli meno capaci attraverso l’ausilio di mestoli, padelle e campanacci.

La Corrida di Corrado – La storia

Le prima edizione de La Corrida venne trasmesse in Radio dal Secondo Programma Rai (attuale Radio2) a partire dal 4 gennaio 1968, e vedeva già allora la partecipazione del Maestro Roberto Pregadio (con il suo complesso musicale). La trasmissione nasceva come un vero e proprio talent destinato ai giovani, come testimoniato dall’annuncio dei casting pubblicato nei mesi precedenti sul Tv RadioCorriere.
Salutiamo La Corrida che apre la sua serie di trasmissioni con l’anno nuovo. Il titolo ci dice un po’ tutto, La corrida è la lotta di un uomo contro il toro. E il toro è rappresentato dal pubblico che, quando vuole essere severo e implacabile, riesce a fare impallidire gli abituali avversari di Manuel Benitez detto “El cordobes”. Più che una corrida una vera occasione per i giovani che ambiscono fare carriera nel mondo dello spettacolo. Proprio loro devono a tutti i costi  cercare di non perdere l’appuntamento con questo originale concorso. Cantanti, attori, imitatori, fantasisti, presentatori, complessi, comici, solisti di musica leggera e chi più ne ha più ne metta, attenzione al momento magico. Se avete doti artistiche prendete carta e penna e indirizzate subito una domanda di partecipazione a: La Corrida, casella postale 400, Torino. Tutte le domande verranno sorteggiate e i fortunati vincitori saranno chiamati a “toreare” in un auditorio della Rai, di fronte a un grande pubblico. Ma attenzione non si tratta di un pubblico  addomesticato, messo in sala per far scena. Tutt’altro. Questo è davvero un pubblico che non si lascia addomesticare. Aggiungiamo che giudico unico, o se volete arbitro della situazione, è Corrado. Non ci saranno vincitori per categoria, ma un vincitore assoluto: il più bravo, davvero, di tutti.

Il successo della trasmissione fu tale che dopo nemmeno un anno gli aspiranti “Kamikaze della radio”, così li definiva la stampa dell’epoca, erano già diverse migliaia. Tra le tante domande pervenute non solo quelle di giovani artisti ma anche numerose richieste di persone decisamente avanti negli anni ma con altrettanta voglia e determinazione di mettersi in gioco e mostrare al pubblico il proprio talento artistico. Un’invasione di over che portò il programma ad allargare la partecipazione trasmissione a persone di ogni età. Partita al giovedì, visti i grossi consensi di pubblico, La Corrida venne dal 1970 spostata al sabato, e proseguì ininterrottamente in radio sino al 1° gennaio 1977. Il successo del programma fu tale da far pensare da subito ad una trasposizione televisiva, ma fu proprio Corrado a non voler portare il programma sul piccolo schermo sostenendo che il programma fosse esclusivamente “sonoro” e poco adatto alla tv. Ci vollero ben 18 anni per convincerlo e far sì che La Corrida arrivasse in televisione. La prima stagione televisiva debuttò la sera del 5 luglio 1986 arricchendosi per l’occasione di ospiti vip e momenti di spettacolo, ma soprattutto confermando il successo del format. Seguirono altre due edizioni nelle estati del 1987 e 1988. Nel 1990 arrivò la promozione nel palinsesto primaverile, collocazione che venne confermata anche negli anni successivi, sino ad arrivare alle ultime due edizioni in onda nella stagione autunnale del 1995 e 1997. Un totale di dieci edizioni accomunate da grandi ascolti e consensi di critica che si conclusero proprio con la puntata del 20 dicembre 1997 riproposta questa sera da Canale5. Puntata nella quale un commosso Corrado si congedò al pubblico con un’intensa poesia che riassumeva, non senza qualche polemica, la sua trentennale esperienza a La Corrida.

Abbiamo cominciato un po’ in sordina
questa Corrida, decima edizione.
Ci siamo detti: “moh, andrà come prima”.
E invece è stato un vero successone.

Non è che prima avesse brutti ascolti, no…
Si sa che si è difesa sempre bene,
ma mai come quest’anno, a conti fatti,
davvero in tanti siamo stati insieme.

Abbiamo fatto un record di ascolti,
e sotto sotto, è dispiaciuto a molti.
Ospiti illustri contro strana gente,
che quasi sempre non sa fare niente.

Ma poi, come è finita lo si sa:
ha vinto questo nostro varietà
e dico varietà, badate bene,
e fatto pure come tv comanda.

Perché vi giuro, ho un po’ le tasche piene,
di udire la peggiore delle offese
che alla Corrida fanno la domanda
(come qualcuno scrisse a suo tempo),
soprattutto gli scemi del paese.

È gente che si vuole divertire.
Hanno una dote che non è pazzia,
e ce l’hanno in pochi: si chiama autoironia!
In quanto a me, sono stato fortunato
perché ho trovato collaboratori
che forse più di me hanno sudato
e più di me meritano gli allori.

Sono tanti e i nomi non li posso fare,
vorrei, ma finirei con l’annoiare.
È andata bene pure grazie a loro
perché un successo non si fa da solo.

E adesso la Corrida finirà,
forse per sempre, forse, chi lo sa…?
Qualcuno, e questa è ormai un’istituzione
tra un poco ne farà un’imitazione.
Pazienza, io mi sono divertito per tanti anni
ed è arrivato il tempo di dare il mio commosso benservito,
ma chi lo sa se poi non me ne pento?

Lo so, mi mancherete e pure tanto.
E se c’è stato uno scemo del paese
Oh! M’ha insegnato, non sapete quanto,
a sorridere e a non aver pretese.

5 curiosità su La Corrida di Corrado

1 - La Corrida è stata un trampolino di lancio per diversi personaggi. Tra questi Gigi Sabani, Neri Marcorè ed Emanuela Aureli.

2 - Una figura fissa di tutte le edizioni è stata la valletta. Tra le tante alternatesi sul palco si ricordano Miriana Trevisan e una giovanissima Lorena Bianchetti, ma soprattutto Antonella Elia, presente per ben 4 edizioni e protagonista di numerosi siparietti comici con lo stesso Corrado.

3 - Tra i concorrenti più famosi de La Corrida di Corrado il più amato è stato senza dubbio Leonardo Vitelli, il pensionato che si esibiva in numeri musicali realizzando dei suoni con le proprie ascelle. Il signor Vitelli, che Corrado definiva “custodia” dello strumento, si è presentato al programma per la prima volta nel 1988, ed è poi tornato ad esibirsi nel 1991 e 1994. In tutte le occasioni, suscitando inevitabilmente ilarità tra il pubblico, il Maestro Pregadio veniva suo malgrado coinvolto nella procedura di accordatura dello strumento.

4 - Nel 1991 alcuni concorrenti che avevano partecipato alle precedenti edizioni suonando oggetti o imitando i suoni degli strumenti musicali costituirono la New Economic Orchestra. La curiosa formazione tornò ad esibirsi fuori gara in alcune puntate del programma.

5 – Il format de La Corrida è stato venduto in Spagna e adattato per il canale TVE, dove è andato in onda con il titolo El semáforo dal 1995 al 1997. La trasmissione è approdata nello stesso periodo anche in Francia e soltanto lo scorso dicembre in Polonia.
Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,



Articoli che potrebbero interessarti


Corrado
Canale 5 ricorda Corrado trasmettendo la sua ultima puntata a La Corrida


Raffaella Carrà e Bob Sinclar, La Corrida
LA CORRIDA: RAFFAELLA CARRA’ E BOB SINCLAR ATTESI PER LA FINALE. CI SI AVVICINERA’ A BALLANDO?


Corrado
E NON FINISCE QUI!


la corrida (gerry scotti e michela coppa)@Davide Maggio .it
SIGNORE E SIGNORI, LA CORRIDA E’ SERVITA

5 Commenti dei lettori »

1. alena ha scritto:

8 giugno 2019 alle 18:36

Questa di Corrado è la Corrida QUELLA VERA mica quella surrogata di Carlo Conti



2. Giaco ha scritto:

8 giugno 2019 alle 19:00

Un montaggio dei concorrenti più divertenti sarebbe stato più carino



3. EMILIO ha scritto:

8 giugno 2019 alle 19:14

Manca nel racconto del bravo Cau una notizia importante : gli ascolti della Corrida furono così straordinari che il Fantastico di Montesano perse contro il programma di Corrado e il passivo cresceva di puntata in puntata tanto è vero che Montesano lasciò il programma e la conduzione fu affidata a Magalli.



4. Salvatore Cau ha scritto:

8 giugno 2019 alle 20:36

@EMILIO

Grazie :)

Anche l’edizione autunnale del 1995 andò molto bene, e riuscì a battere Scommettiamo Che…?, che arrivato alla sua sesta edizione iniziava a mostrare segni di stanchezza.



5. PAOLO76 ha scritto:

8 giugno 2019 alle 22:02

Io sto seguendo la puntata in un questo momento …. non ci sono paragoni con le ultime 2 edizioni….. era un’ altra cosa…..



RSS feed per i commenti di questo post

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.