Le polemiche sono ormai di casa al Concerto del Primo Maggio. Se lo scorso anno nel mirino delle critiche era finito il maglione ‘di lusso’ di Ambra Angiolini, conduttrice della manifestazione insieme a Lodo Guenzi, quest’anno la polemica precede l’evento stesso e riguarda la scarsa presenza di cantanti donne sul palco. Più di settanta artisti si esibiranno oggi a Piazza San Giovanni in Laterano (qui cast e scaletta), ma di questi sono soltanto quattro le donne previste (di cui nessuna solista). L’esigua partecipazione femminile ha scatenato nei giorni scorsi un’accesa protesta, di cui si sono fatte portavoci diverse cantanti (tra cui Angela Baraldi e Diana Tejera), convinte di una piega ‘maschilista’ presa della manifestazione. Nel corso della conferenza stampa dell’evento, è intervenuta sul tema proprio la Angiolini, che ha reputato sterile la polemica giacché il problema, laddove esistesse, non sarebbe imputabile all’organizzazione del Concertone:
“Poche donne sul palco del Concertone del Primo Maggio a Roma? I problemi sono altri, il male è altrove. Io non mi sento offesa, questa è la radiografia della situazione discografica italiana, dunque il problema è a monte. In hit parade le donne sono due nelle prime venti posizioni. La polemica deve essere altrove: invece di contare il numero delle artiste donne, di fare liste di maggioranza o minoranza, perché non parliamo del diritto ad avere lo stesso salario degli uomini, della possibilità di lavorare e fare carriera anche con un figlio?”.
La conduttrice si scalda forse temendo, come successo lo scorso anno, che questo tipo di polverone mediatico possa distogliere l’attenzione da una giornata sorta nel segno della musica:
“Mi incazzo ma spero davvero che questa non diventi la polemica del giorno. Il Primo maggio non è responsabile di quello che succede nella discografia, ma se è stato rilevato un problema, cerchiamo di risolverlo per il prossimo anno”.
In più ai microfoni di Repubblica TV, la Angiolini si toglie un sassolino circa la sua ospitata a Domenica In, per la quale nei giorni scorsi è stata attaccata sui social:
“Per qualcuno è anche la polemica quella di due donne, me e Mara Venier, che giocano a farsi i dispetti e diventa un caso nazionale. (…) Dobbiamo piantarla di parlare e di far scoppiare polemiche inutili, perché sfido qualsiasi donna intelligente a prendersela contando le donne sul concerto del primo maggio”.
Le dichiarazioni rilasciate da Ambra hanno generato numerose controrepliche da chi aveva precedentemente fatto notare la ‘disparità di genere’ presente sul palco. Su tutte la cantautrice ed ex insegnante di Amici Grazia Di Michele, che in lungo post su Facebook ha aspramente contestato il pensiero esternato dall’attrice tirando in ballo anche la gaffe sanremese dell’ex compagno di Ambra, Francesco Renga:
“Cara Ambra, se c’è una cosa su cui le donne devono poter contare è la solidarietà femminile. Tu, oltre a non aver capito lo spirito del concertone del 1° maggio, ti comporti peggio di quegli uomini che discriminano le donne, e sorvoli sul fatto che se ci sono poche donne in classifica è proprio perché non godono della stessa promozione. E questo trattamento, Ambra, lo subiamo in ogni ambito lavorativo. Ma poi perché il concerto del 1° maggio dovrebbe essere attento alle classifiche? E per la scelta degli uomini è stato usato lo stesso parametro? E quali sarebbero le donne in classifica che hanno rifiutato l’invito? Io sono basita. Ma finalmente ho capito quello che diceva Francesco Renga sul fatto che le voci femminili siano più sgradevoli. Lo sono, Ambra, ma solo quando dicono stupidaggini! Ah, e calmati!“.
1. Paoletta ha scritto:
1 maggio 2019 alle 15:58