La famiglia è l’argomento principe della serialità italiana ed internazionale, e per distinguersi dalla massa tutto sta nel trovare un nuovo linguaggio, un modo originale per raccontarla e mettere in risalto pregi e difetti dell’istituzione più importante di tutte. Sembrerebbe che ci sia riuscito Justin Alder, creatore della sitcom a stelle e strisce Life in pieces, al via questa sera alle 22:15 su Fox in prima tv assoluta.
Life in pieces: da questa sera alle 22:15 su Fox
I ventidue episodi della prima stagione, trasmessi dalla CBS a partire dallo scorso settembre, hanno riscontrato un discreto successo di critica; la serie è stata considerata da molti la futura erede di Modern Family, e tanto è bastato a convincere rete e produttori a mettere in cantiere una seconda stagione, nella quale continuare a raccontare la vita scombinata della famiglia Short, composta da tre diverse generazioni perennemente in conflitto.
Dal punto di vista stilistico la novità sta nel fatto che in ogni episodio verranno narrate quattro singole storie, ognuna con protagonista uno dei personaggi, che non saranno collegate direttamente l’una all’altra ma che insieme formeranno un unico quadro d’insieme, condito da nevrosi, equivoci, conflitti e situazioni imbarazzanti.
Life in pieces: trama e cast
La famiglia Short è composta da tante persone e in cima alla piramide ci sono il patriarca settantenne John (James Brolin) e sua moglie Joan (Dianne Wiest), l’uno arzillo e sempre propenso allo scherzo (con risultati non sempre felici) e l’altra amorevole ed attenta alla famiglia, ma un pochino dispotica. Poi ci sono i loro figli Heather (Betsy Brandt), mamma per vocazione, Matt (Thomas Sadoski), divorziato e da poco tornato a vivere con i genitori e Greg (Colin Hanks), il più piccolo e padre da poco.
Tutti loro si troveranno a dover affrontare problemi comuni ma raccontati con piglio ironico, per esempio l’iperprotettività verso i figli o la mancanza di vita sessuale dopo la loro nascita. Faranno sorridere il pubblico italiano?