Simon Cowell non usa mezzi termini:
“X Factor Italia è il migliore X Factor del mondo“.
Intervenuto nell’ambito di una speciale conferenza dedicata all’Italia’s got talent che è stato e all’X Factor che sarà (qui tutte le dichiarazioni nel dettaglio), il guru dei talent show non può fare a meno di complimentarsi con Sky e Fremantle per la veste tricolore indossata dalle sue due creature mediatiche più altisonanti.
Cowell elogia la produzione e altresì il livello dei concorrenti di Got Talent e X Factor, sotto gli occhi compiaciuti dei top manager di Sky (presenti Andrea Scrosati e Nils Hartmann) e Fremantle (Lorenzo Mieli), i quali ambiscono a “giocare al rialzo” per la prossima edizione della gara canora. X Factor 2015 si presenterà ai nastri di partenza con una giuria radicalmente cambiata – come DM anticipato – che punta maggiormente all’internazionalità e alla musica. Due elementi che hanno già caratterizzato la passata edizione, quella che – come ci teneva a sottolineare Fedez – ha ottenuto la maggior resa a livello discografico, grazie al vincitore Lorenzo Fragola. L’affermazione nelle classifiche musicali, peraltro, è andata di pari passo con il trend crescente negli ascolti.
La scorsa edizione del talent show sarà ricordata anche per essere stata la prima interamente prodotta dalla Fremantle di Lorenzo Mieli, colui che “una mattina al bar” insieme a Scrosati ha per primo intuito che le potenzialità del formato potessero adattarsi ad una tv satellitare. Più rischiosa, invece, ammette Mieli, l’operazione Italia’s got talent – per la prima volta su Sky e per la prima volta in mano al suo team produttivo – ma, anche in questo caso, il numero 1 di Fremantle, avvalorato dai vertici Sky, si trova a constatare l’esito positivo dell’operazione:
“Credo ci siamo riusciti. La sfida era trovare dei talenti la cui ricerca da parte del programma fosse giustificata, fossero in linea con il pubblico di Sky e avessero un mercato“.
Del resto è evidente lo sforzo produttivo riscontrabile in IGT, così come è assodata la difficoltà di “traghettare” su una tv a pagamento un programma con una forte connotazione generalista, dovendo oltretutto fare a meno di alcuni elementi fondamentali che lo avevano portato al successo.
I numeri di Italia’s got talent parlano di un’edizione vista da circa 1 milione di spettatori medi ogni giovedì su Sky Uno, che raddoppiano se si considerano le visioni nei 7 giorni. Ogni giovedì il canale 108 è diventato il leader della piattaforma, con in media il 3,5% di share in prime time durante lo show. Su Twitter, la conversazione globale attorno al programma per questa edizione è stata di oltre 153.000 tweet. Buona la partecipazione del pubblico a casa: sono stati 1,1 milioni i voti arrivati alla Got Talent Arena nel corso delle 3 puntate di gara, mentre l’app IGT 2015, uno dei 6 canali di voto, ha registrato 125 mila download.
Sul futuro Mieli non si sbilancia, pur non escludendo di poter riconfermare in toto la giuria. Stando alle parole positive espresse nei suoi confronti, pare molto probabile il ritorno di Frank Matano, incognita della vigilia – sul cui nome, rivela il manager tv, si era discusso molto – che però ha funzionato.
1. ellen ha scritto:
16 maggio 2015 alle 11:53