13 ottobre 2018



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ottobre

Ascolti TV | Sabato 13 ottobre 2018. Tú sí que vales 29.3%, Ulisse 18.6%. La Nations League floppa pure su Italia1 (4.7%). Dati settimana: nelle 24 ore Rai1 16.5%, Canale 5 16.4%

Maria De Filippi e Alessandra Amoroso

Maria De Filippi e Alessandra Amoroso

Su Rai1 – dalle 21.31 alle 23.52 – l’appuntamento con Ulisse di Alberto Angela ha conquistato 3.612.000 spettatori pari al 18.6% di share. Su Canale 5 – dalle 21.11 alle 0.38 -  la quinta stagione di Tú sí que vales ha raccolto davanti al video 5.221.000 spettatori pari al 29.3% di share. Su Rai2 NCIS Los Angeles ha interessato 1.126.000 spettatori pari al 5.2% di share mentre NCIS New Orleans ha raccolto 946.000 spettatori pari al 4.4% di share. Su Italia 1 la Nations League con Olanda-Germania ha intrattenuto 1.012.000 spettatori (4.7%). Su Rai3 la fiction I Topi ha raccolto davanti al video 1.164.000 spettatori pari ad uno share del 5.5%. Su Rete4 The Transporter – The Series totalizza un a.m. di 423.000 spettatori con il 2.1% di share. Su La7 Little Murders ha registrato 396.000 spettatori con uno share del 2.4%. Su Tv8 Pelham 1 2 3: Ostaggi in Metropolitana ha raccolto 237.000 spettatori con l’1.1%. Sul Nove Mamma Ho Preso il Morbillo ha ottenuto 302.000 spettatori con l’1.5%. Sul 20 Il Corvo ha appassionato 329.000 spettatori con l’1.6%. Su Rai4  Veloce come il Vento segna 284.000 spettatori con l’1.3%. Su Rai Premium I Bastardi di Pizzofalcone ha ottenuto 246.000 spettatori e l’1.2%.




13
ottobre

Programmi TV di stasera, sabato 13 ottobre 2018. Sul Nove Il Rosso e il Blu

Il Rosso e il Blu - Roberto Herlitzka

Il Rosso e il Blu - Roberto Herlitzka

Rai1, ore 21.25: Ulisse – Il Piacere della Scoperta

Il lungo viaggio senza ritorno delle donne, dei bambini e degli uomini ebrei che il 16 ottobre 1943 furono catturati a Roma dalle SS e portati in treno ad Auschwitz e in altri campi di sterminio, è al centro del terzo appuntamento di “Ulisse – Il Piacere della scoperta”. Con Alberto Angela si ascolteranno le testimonianze di alcuni abitanti del quartiere ebraico di Roma, allora bambini, scampati alla razzia del sabato nero per una pura fatalità o grazie alla solidarietà di cittadini non ebrei. Ma nei giorni seguenti altri ebrei, zingari, omosessuali e oppositori del regime in altre parti d’Italia subirono la stessa sorte. Pochi scamparono alla cattura e pochissimi sopravvissero agli stenti e gli orrori dei campi di sterminio. Tra loro la senatrice a vita Liliana Segre e Sami Modiano, catturato in Grecia. Entrambi racconteranno ad “Ulisse” i loro ricordi del viaggio verso i campi di sterminio: Liliana Segre su un treno merci partito dal tristemente famoso binario 21 della stazione di Milano e Sami Modiano su un battello salpato da Rodi e usato fino a quel momento per il trasporto del bestiame. La loro storia converge e abbraccia quella dei sei milioni di ebrei europei sterminati per volere del Terzo Reich. E se c’è un posto dove lo sterminio si è concretizzato nella sua brutalità più infernale e disumana, quello è proprio il campo di Auschwitz- Birkenau. Alberto Angela dalla Polonia mostrerà come e dove vivevano i pochi sopravvissuti ai treni della morte e la tragica fine che invece spettava a chi all’arrivo nel campo era destinato alle camere a gas. L’incomprensibile macchina di sterminio nazista, tanto illogica quanto fredda, calcolatrice ed efficiente, richiama alla mente un verso di una poesia della poetessa polacca Wislawa Szymborska, Nobel per letteratura: “Lo dicono cieco, ma l’odio ha la vista acuta di un cecchino”. E l’odio, la soluzione finale con la quale venne deciso di sterminare gli ebrei, i simboli del potere e il cuore della tragedia dell’Olocausto sono rinchiusi nella città che più ha dovuto fare i conti con un passato difficile: Berlino. La capitale tedesca è anche il luogo dove oggi si possono trovare diversi monumenti che commemorano la Shoah, come il Museo ebraico e il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa. Qui, nel centro informativo che “Ulisse” ha visitato, campeggia una frase di Primo Levi sull’Olocausto che suona come un monito per tutta l’umanità: “E’ accaduto, quindi può riaccadere di nuovo”.