Sono passate quasi due settimane dalla messa in onda degli ultimi due episodi di 1992 ed è arrivato il momento di fare un bilancio dell’andamento di una delle serie di cui più si è parlato negli ultimi tempi, nel bene e nel male. Come vi abbiamo già raccontato, la serie tv prodotta da Wildside, in onda su Sky Atlantic e Sky Cinema 1, dedicata alla turbolenta fase storica che cambiò la politica e la società italiana, è stata elogiata all’estero e ha diviso la critica in Italia con tra peana e stroncature. Noi stessi l’abbiamo definita “un azzardo” (leggi qui la recensione a cura del nostro Mattia Buonocore) e non sono mancate le ironie sul web e sui social sulle interpretazioni di molti personaggi del cast e in particolare di Tea Falco, imitata anche da Lucia Ocone a Quelli che il calcio, e su cui la stessa attrice ha scherzato postando un video sul web in cui si auto prendeva in giro per via della sua pronuncia.
1992: media leggermente inferiore a Gomorra, ma visione non lineare cresce di 10 punti
C’è da dire, però, che, sul fronte degli ascolti, Sky ha avuto ragione. La media dei 10 episodi di 1992 è assolutamente in linea – leggermente inferiore, a essere precisi – con quella di Gomorra: 991.000 spettatori per la serie con Accorsi contro 1.078.000 spettatori per Gomorra. Quello che cresce sensibilmente – e che ridisegna anche un po’ le abitudini degli spettatori – è la visione “on demand”: si è passati dai 106.000 spettatori di Gomorra ai 150.000 di 1992, un incremento del 42%. Se per Gomorra la visione non lineare – ovvero tutte le visioni successive, e non in contemporanea, a quella della prima messa in onda – è stata del 34%, per 1992 è stata del 44%: 10 punti percentuali in più.
Si va verso la trilogia. Lo sceneggiatore Sardo: “siamo già al lavoro su 1993”
E, infatti, per la serie scritta da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo e diretta da Giuseppe Gagliardi si parla già del seguito e di costruire una vera e propria trilogia, con “1993” e “1994”.