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1992: NON C’E’ PEGGIOR NEMICO DI TE STESSO

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

22/04/2015 - 13:32

1992: NON C’E’ PEGGIOR NEMICO DI TE STESSO
Stefano Accorsi e Miriam Leone

1992 è stata un azzardo. Se le opulente produzioni messe in piedi da Sky sinora andavano quasi tutte a collocarsi nel solco di una tradizione ben collaudata, apportando innovazioni su impianti già sperimentati e conosciuti, con il period drama targato Accorsi ci si veste da pionieri, assolvendo il compito primario di una pay tv. Mission dei canali a pagamento è, infatti, offrire qualcosa che difficilmente sarebbe ospitato altrove, soddisfare con pienezza delle nicchie proponendo prodotti che non riuscirebbero a trovare il consenso mainstream.

Tuttavia quando si osa, l’inciampo è dietro l’angolo. 1992 è nemica di se stessa: il tentativo, a tratti suggestivo, di raccontare la storia moderna del nostro Paese spesso deve arrendersi a personaggi “forzati”, necessari forse per far “digerire” una storia complicata ai più ma che tolgono consistenza alla trama. Stefano Accorsi, nei panni di Leonardo Notte, assurge al ruolo di spietato ed eccessivo deus ex machina mentre il gentil sesso, rappresentato da Veronica (Miriam Leone) e Bibi (Tea Falco), è in preda a comportamenti non-sense.

I personaggi che più hanno a che fare con Tangentopoli, il poliziotto buono interpretato da Domenico Diele e la Falco – ormai la Manuela Arcuri dei radical chic -, sono quelli, in fin dei conti, più noiosi e di cui avremmo paradossalmente fatto anche a meno. L’utilizzo ricorrente delle scene di sesso come espressione di crudo realismo, invece, è ormai -nel 2015- superato, lasciando indifferenti i telespettatori più avvezzi della serialità straniera, perplessi gli altri.

Forse sarebbe stato meglio delimitare gli ambiti e far ricorso a meno personaggi, meno storie, meno legami. E considerando che non c’è storia più difficile da raccontare di quella recente, ci si è probabilmente fatti prendere un po’ troppo la mano. Meglio sarebbe stato procedere per gradi e anche il pubblico di Sky  – che poi così avanti non è – avrebbe apprezzato di più.

Un bilancio sugli ascolti? Leonardo Notte direbbe: “L’importante è far finta di crederci“.

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12 commenti su "1992: NON C’E’ PEGGIOR NEMICO DI TE STESSO"

  1. jacaranda liebe dice:

    Che ridere quelli che parlano di Sky senza averlo. Chi ha Sky, magari, si gode pure i tanti canali di cinema, magari, dico magari, si gode pure i tanti canali dedicati ai documentari, poi ancora magari si gusta le tantissime serie televisive, spesso in contemporanea con gli usa. Ma di che state a parlare???? Secondo qualche furbone, chi si abbona a Sky lo fa per una serie italiana, quale 1992? Oppure si abbona per Masterchef?? O ancora,peggio, perché uno è "radical-chic"? Ma dico si può essere così limitati per pensare che quasi 5 milioni di abbonamenti siano fatti su queste basi???? Certo, di sicuro sul digitale terrestre troviamo proprio i programmi dei vari Sky cinema, Fox, Atantics etc etc..E' proprio vero che in Italia si parla sempre per dare fiato alla bocca.

  2. anch'io sono un'abbonata sky da diversi anni, e ora come ora non riuscirei a fare a meno della comodità di sky on demand e della possibilità di vedere film recentemente usciti al cinema in lingua originale sottotitolati sia in italiano che in inglese, cosa che non è quasi mai possibile guardando la tv generalista... per non parlare di tutto il resto, show musicali, serie televisive, documentari di ogni tipo disponibili in qualsiasi momento!