Nicola – 41 anni, Pescara, Lavapiatti. E’ una persona semplice che non ama apparire, ma “essere”: una persona che preferisce il silenzio al rumore umano, il suono delle note alle chiacchiere, i coltelli e i fornelli agli aperitivi cenati. Ama il mio cane, la sua casa in campagna, la sua musica e cucinare solo per lui o per tanti: la passione che ci mette è sempre la stessa! Non potrebbe vivere in un posto lontano dal mare, dal suo odore, dal suo sapore. Ama passeggiare tra i pescherecci nei pomeriggi invernali, respirare l’odore delle reti ancora umide, curiosare tra le bancarelle di pesce, parlare con vecchiette rugose e gentili, ascoltare i loro consigli e suggerimenti. D’altra parte è nato e cresciuto a Pescara, in Abruzzo, sospeso tra mare e montagna. Della montagna ama il silenzio, le piante, gli odori, i colori: appena può scappa tra i boschi con il suo cane, a respirare aria pulita, a ossigenare la mente. Gli amici dicono che è un esteta, un artista, un perfezionista, un Folle felice di esserlo. A MasterChef sta cercando di mettere in pratica le sue doti – apprese anche dallo chef del locale per cui lavora come “semplice” lavapiatti - nella speranza di fare la volata e vincere questa seconda edizione. Per ora è riuscito a superare gran parte delle prove, anche se le difficoltà iniziano lentamente ad avvertirsi e il livello, forse, si sta facendo un po’ troppo elevato per poter continuare tranquillamente l’avventura.
Un libro che ti rappresenta: “Tutte le donne della mia vita” di Simona Izzo, perché è un omaggio a Ugo Tognazzi, grande uomo, attore e chef.
Una frase che ti rappresenta: “La cucina è un’arte e deve entrare nei musei”. “I cuochi sono tutti un po’ pazzi… perché lavorano con il fuoco, usano le armi e toccano animali morti tutto il giorno!”
Sogno nel cassetto: poter lavorare per il Maestro: Carlo Cracco!
Il piatto del cuore: Pasta aglio e olio. Me la cucinava la nonna quando ero piccolo e tornavo da scuola!
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: Olio extra vergine della mia campagna.
Come nasce la tua passione? Ho sempre amato cucinare. Sin da piccolo osservavo mia madre (ottima cuoca!) ai fornelli. La passione nasce però in tempi più recenti, per caso. Ho iniziato a lavorare come lavapiatti per sbarcare il lunario, poichè la musica e l’arte non pagano. Così ho scoperto un universo nuovo e affascinante: la cucina. Il fine settimana, a casa, invece di riposare ho iniziato a cucinare per me, per la mia compagna, per gli amici: mi divertivo, mi rilassavo e soprattutto sfogavo la mia creatività, mixando nei piatti sapori e odori.
Motto: La realtà è il sogno di un filosofo impazzito.
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