E’ uscito alla distanza Francesco Menegazzo. Un inizio in sordina (quasi anonimo, un “oggetto misterioso” come l’ha definito il Boss) e una serie di sconfitte nel corso delle varie prove affrontate non hanno intaccato la forza del trader bancario che si è aggiudicato, a sorpresa, la prima stagione italiana di The Apprentice e il relativo contratto a sei cifre messo in palio da Flavio Briatore.
Con buona pace dell’ascoltatore de La Zanzara, il cui spoiler (rivelatosi falso) ha tenuto banco per settimane, Francesco ha fregato il rivale, il favoritissimo Matteo Gatti, proprio nel campo in cui il 38enne bresciano aveva dimostrato di essere maestro. Il venditore è infatti stato gabbato proprio nell’ambito di una contrattazione avente ad oggetto il prestigioso Twiga, il locale di Forte dei Marmi, rifilatogli da Francesco alla stratosferica cifra di 2250€, quasi la metà del budget dei 5000€ che i due concorrenti avevano a disposizione per l’organizzazione di un evento mondano.
Menegazzo infatti, consapevole dell’appeal che il Twiga poteva avere su Matteo e riuscendo a incastrare il collega proprio per questo motivo, ha scelto per l’organizzazione della sua serata incentrata sul Circo dei desideri il meno noto Sunset mentre il Gatti ha optato per un evento che avrebbe reso protagonista l’arte in tutte le sue forme. Entrambi i party a dire il vero sono sembrati sin troppo soft e poco eccitanti rispetto ai contesti in cui si immagina l’effervescente Briatore che, proprio perchè annoiato, ha ben pensato di concludere la serata buttando il Gatti in piscina.
La boardroom finale ha mostrato un Francesco sicuramente più preparato nelle risposte rispetto al rivale e se a ciò si aggiunge il curriculum certamente migliore (e chissà forse anche il dramma familiare che ha segnato la vita del trader bancario scoperto solo nella puntata di martedì scorso) la scelta finale del Boss può anche essere condivisa.
L’eredità che ci ha lasciato questa prima stagione di The Apprentice però concerne principalmente la simpatia di Matteo Gatti, un soggetto con il quale difficilmente si può litigare e che col suo modo di fare riuscirebbe perfino a vendere il ghiaccio agli eschimesi. Appezzato da tutti e vero protagonista delle prove che si sono susseguite nel corso delle settimane il destino di Matteo, relegato ad essere “il primo dei perdenti” come ama definire il boss i secondi classificati lascia un po’ l’amaro in bocca.
A maggior ragione suona come una caduta di stile lo sfogo che il bresciano ha appena postato (in lettere maiuscole sulla sua pagina facebook):
“MI SIETE TUTTI VICINO FCON 10.000 MESSAGGI E VI RINGRAZIO. NON SONO INKAZZATO, LA MERITOCRAZIA IN ITALIA NON ESISTE AVEVATE RAGIONE VOI!!!!!! PIANGERE PORTA SEMPRE I SUOI FRUTTI. GATTI SI RIALZA E VINCE SEMPRE, TRANQUILLI!!!!!!!!”
A parte quest’ultimo scivolone, il bilancio del talent show è comunque positivo e nonostante la messa in onda su un canale minore The Apprentice si è proposto come una delle novità più interessanti della stagione autunnale.
Ovvie esigenze televisive hanno determinato un’opzione per un casting non eccelso sotto il profilo della preparazione dei singoli concorrenti ma che ha sicuramente determinato una forte empatia tra lo spettatore e il candidato al contratto a sei cifre. I caratteri dei ragazzi sono usciti fuori e il pubblico ha partecipato allo show, criticando le scelte del Boss e facendo il tifo per l’uno o per l’altro. L’operazione fidelizzazione/affezione può sicuramente dirsi riuscita.
1. SchumacherPRO ha scritto:
24 ottobre 2012 alle 08:47