Dura da settimane la battaglia che Pierluigi Diaco sta portando avanti contro quella che lui ha definito la dittatura dei social. Oggi, nel consueto appuntamento con Io e Te, il padrone di casa ha ribadito l’importanza della ‘campagna’ ideologica e culturale che sta portando avanti.

“Grazie per la quantità di lettere scritte a mano delle nostre telespettatrici e telespettatori (…). Questa battaglia contro la dittatura social la vinceremo insieme perché l’esercizio della scrittura è più nobile di ogni tweet, di ogni fanatismo via web“

ha chiosato Pierluigi in apertura di puntata, ringraziando i mittenti delle lettere scritte a mano che arrivano per la posta di Katia Ricciarelli e colpendo ancora una volta il mondo dei social e il fanatismo che secondo lui lo caratterizza (qualche settimana fa è arrivato a parlare di linciaggio mediatico ai suoi danni). L’ennesimo attacco del giornalista giunge, tra l’altro, dopo la decisione di cancellare i suoi profili social. Inizialmente aveva comunicato che avrebbe mantenuto aperto solo Twitter; oggi, invece, il conduttore non risulta più presente neanche sul suddetto social network.

Il web è un grande contenitore sia di risorse che di pericoli, di opportunità e di limiti. Fare di tutta un’erba un fascio e parlare indiscriminatamente in termini negativi dei social, appare alquanto svilente e superficiale, oltre che anacronistico, trovandoci nel 2020 e non nel 1920. L’impressione è che Diaco ce l’abbia tanto con i social perchè osano criticarlo, nell’egoriferita convinzione che il pubblico “reale” sia benevolo nei suoi confronti.

In ogni caso saranno contenti a RaiPlay.

LA DITTATURA SOCIAL pic.twitter.com/rYrHblm0MC

— Trash Italiano (@trash_italiano) July 17, 2020

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