“Ma non mi rompere le balle, culattone che non sei altro…“. Undici anni fa erano volate parole grosse, nella trasmissione di Rai2 Scalo 76 tra Donatella Rettore e Pierluigi Diaco. Ora tra i due è scoppiata la pace grazie a Mara Venier. A Domenica In, durante l’intervista alla cantante, la conduttrice le ha rivolto l’invito a fare pace con Diaco, che era dietro le quinte:
“(…) Vi dovete abbracciare e far pace eh! Dopo trent’anni… lui ti adora, me l’ha detto ieri sera, credimi”
“Sicura? Ci credo, ma voglio prima vedere” chiede la Rettore piuttosto titubante. A quel punto Mara decide di anticipare l’incontro – che inizialmente doveva essere nel talk successivo – e comincia a chiamare Diaco. Il giornalista così entra in studio, si dirige verso la Rettore e la abbraccia. L’applauso del pubblico sancisce la pace tra i due, che “non era prevista, ma inevitabile” recita soddisfatta Mara. Diaco, compiaciuto, giustifica così le vecchie ruggini con la bionda veneta:
“Non me l’aspettavo, scusate. Nella televisione, tranne in alcuni posti tipo questo, è quasi impossibile riconoscersi e darsi l’opportunità di conoscersi per davvero. Ma è tutto passato… e viva la Rettore!”
“Mettetelo su Youtube”, scherza la cantante, forse alludendo al fatto che la storica lite sia diventata negli anni virale sul web. Ciliegina sulla torta il conduttore invita ufficialmente la Rettore ad Io e Te per un’intervista. Sempre “se dovessimo tornare in palinsesto”, specifica ironicamente Diaco.
Domenica In, pace fatta tra Pierluigi Diaco e Donatella Rettore dopo la storica lite del 2008 a Scalo 76 pic.twitter.com/w42YVtKrYo
— Saverio Capobianco (@Saverio_94) January 26, 2020
Nel 2008 avevano litigato perchè Rettore aveva sottolineato di piacere ai gay e non alle checche suscitando la disapprovazione del giornalista per tale distinzione. A domanda diretta, Diaco aveva risposto di non essere gay insistendo sul fatto di non amare le ghettizzazioni. “Io sono la prima frocia italiana, non mi rompere le balle…” si difendeva la Rettore (potete vedere il video sotto).