Nuovo caso di rehab mediatico per “le Marchi”. Madre e figlia, dopo essere state “reintegrate”, giusto un paio di mesi fa, nel circuito vip da Maurizio Costanzo, ospiti del suo talk show, si apprestano ora a fare le valigie per l’Honduras, entrambe concorrenti nella nuova edizione del reality per sopravvissuti di Canale 5.
Sul numero di Chi, in edicola da domani, Wanna Marchi e la figlia, Stefania Nobile, confermano la loro partecipazione all’Isola dei Famosi 2017 e spiegano perché ci andranno (qui altre news sul cast). La figlia Stefania, tra l’altro affetta da una forma già piuttosto avanzata di artrite reumatoide, dichiara:
«Sogno di restituire una dignità a mia madre. Non voglio che la gente la ricordi prima come “la regina delle televendite”, poi come “la regina delle truffe”. Mi fa troppo male. Per questo ci mettiamo in gioco e partecipiamo all’Isola dei famosi».
Poi, in maniera provocatoria, aggiunge:
«Alcuni criticheranno la nostra scelta ma noi abbiamo sbagliato e pagato tutto quello che c’era da pagare. Oggi siamo due cittadine oneste e pulite che hanno bisogno di lavorare. (…) Cosa volete dalle Marchi? Abbiamo fatto nove anni e passa di carcere. Volete darci la pena di morte?».
Condannate in via definitiva nel 2009 per “bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e associazione per delinquere finalizzata alla truffa”, la più giovane delle due ex tele-imbonitrici, chiude dicendo:
«Io non sopporto chi punta il dito senza andare oltre, siamo sinceri: noi sappiamo e conosciamo tutti i nostri errori. La giustizia ci ha fatto pagare un conto salatissimo. Attraverso il più duro dei reality possiamo metterci a nudo e far capire che non siamo due mostri».
Dal canto suo, Wanna Marchi, prossima ai 75 anni, che ad aprile, subito dopo l’esperienza isolana, dovrebbe sposare il compagno di sempre Francesco Campana, rivela:
«Io non provo risentimento verso nessuno, nemmeno per “Striscia la notizia”, che ha dato il via all’operazione “Tapiro di sale” su cui si è poi basata l’inchiesta giudiziaria (…) Abbiamo bisogno di raccontare chi siamo: due persone pulite e libere con tanto di passaporto e documenti in regola. Noi abbiamo pagato. Io vivo di pensione, che non arriva a 500 euro in totale, dopo oltre 40 anni di contributi versati. (…) Ho cercato lavoro, ma nessuno vuol dare un posto a Wanna Marchi. E poi io nasco e morirò in tv».
Infine, la Marchi e la figlia concludono lanciando il loro nuovo grido di battaglia:
«Il nostro motto non sarà più “D’accordo?” ma “Adosss!”, che vuol dire “Rivincita”».
1. Luca ha scritto:
10 gennaio 2017 alle 14:03