14
settembre

PRESADIRETTA: IACONA DOCUMENTATO E SOBRIO. MA SE FACESSE UNA SPACCATA…

Riccardo Iacona, Presadiretta

Come minimo, Riccardo Iacona finirà dritto nella lista dei «gufi». Se l’è cercata. Ieri sera, infatti, il meticoloso giornalista ha osato fare le pulci al Pd di Matteo Renzi, probabilmente creando qualche mal di pancia dalle parti del Nazareno. All’inizio di una nuova stagione di Presadiretta, il conduttore ha trasmesso la prima di quattro inchieste dedicate allo stato di salute dei partiti politici nostrani, offrendo al pubblico un servizio giornalistico ben documentato. Il programma di Rai3, del resto, ha ormai uno stile riconoscibile, che abbiamo ritrovato anche in questo esordio.

A Presadiretta non ci sono orpelli: nell’approfondimento curato da Iacona parlano i reportage. Ieri sera, ad esempio, il programma ha raccontato certe anomalie che stanno avvenendo all’interno del Pd, in particolare nelle regioni chiave del sud Italia. Alla voce dell’inchiesta si è unita quella dello studio, che il conduttore ha trasformato in un luogo di sintesi e di confronto, evitando così eventuali rimproveri sulla mancanza di contraddittorio, peccato originale che ha spesso caratterizzato format di questo genere.

Così, al centro di una scenografia rinnovata, il giornalista ha collocato un tavolo attorno al quale discutere in diretta con un ospite: ieri è toccato al Presidente del Pd Matteo Orfini. Tra gli aspetti che più apprezziamo del programma ci sono il linguaggio pacato e preciso, lo stile sobrio, l’importanza attribuita ai fatti e ai documenti (non già alle opinioni, come avviene nelle tribune politiche), il tentativo di coinvolgere i telespettatori nel racconto. Va detto, con ironia ma non troppo, che la trasmissione è adatta solo ad un pubblico consapevole dei rischi derivati dalla sua visione: di fronte a certe magagne italiche, infatti, uno rischia di rodersi il fegato. E’ comprensibile, quindi, che qualcuno si indisponga o cambi canale anzitempo.

Infine, una considerazione su un’anomalia che da sempre caratterizza e in qualche modo penalizza il programma. Da anni Presadiretta documenta furberie, ingiustizie, clientelismi e corruttele, eppure all’indomani della trasmissione non accade mai nulla. Un bel mistero. Sarebbe ora di invertire la rotta: provocatoriamente, consigliamo a Iacona di scattarsi un selfie in diretta, oppure di improvvisare una spaccata durante il lancio di un servizio. Stai a vedere che, in tal modo, qualcuno si accorga delle sue inchieste.

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