25
aprile

QUIZ AND WAX: TRA MOGLIE E MARITO SI FA SADOMASO

Tra moglie e marito non mettere la ceretta! Vi ricordate Tra Moglie e Marito, il programma di Marco Columbro, andato in onda nel lontano 1987 in cui partecipavano delle coppie che dovevano confrontarsi su una serie di quesiti relativi ai gusti del proprio partner, senza che questo potesse ascoltare? Nel gioco, le risposte date dai partecipanti venivano scritte su delle lavagnette ed in seguito messe a confronto: se una risposta data da un membro della coppia era concorde con quella data dalla dolce metà il montepremi aumentava.

Il quiz è stato rivisitato in chiave sadomaso da Bonsai TV: il concorrente che sbaglia la risposta viene sottoposto a una dolorosissima ceretta a freddo, una prova di coraggio apparentemente semplice, ma per molti al limite della sopportazione umana, stile Distraction di Teo Mammuccari. 

Il programma si chiama Quiz and Wax, va in onda su Bonsai TV ed è condotto da Lara Basso, in perfetto stile domatrice di uomini, con costumino aderente di pelle nero borchiato e con tanto di frustino fetish. L’idea è stata di Simone Damiani al quale abbiamo rivolto alcune domande:

(VIDEO dopo il salto)

Cosa significa Quiz and Wax?

 

Allora. Sembra che la parola “Quiz” derivi dall’inglese (in)quis(ition). E questo significato ben si sposa col mio programma! Wax significa “cera”, proprio come quella utilizzata per infliggere le nostre punizioni ai fidanzati.

Come ti è nata l’idea di questo game-show?

Sono affezionato in maniera maniacale alla televisione che mi ha fatto crescere, quella dei primi anni novanta. La nostalgia per i vecchi programmi ormai non piu’ programmati mi ha portato a cercare di renderli di nuovo attuali e fruibili. Un programma che si basa sulla conoscenza reciproca dei fidanzati non morira’ mai. Ma deve aggiornarsi. E noi ci abbiamo provato.

Ci sono stati imprevisti durante la registrazione di qualche puntata?

Quando si registrano i nostri format gli imprevisti sono all’ordine del giorno. Abbiamo girato in inverno pieno, durante una epidemia di influenza. Proprio il giorno stesso delle riprese una delle coppie che dovevano partecipare ci chiama dal loro letto di dolore: erano chiusi in casa con 39 di febbre! Morale della favola: con il tempo che stringeva e una fifa nera, mi sono dovuto spogliare e far incatenare da Lara Basso (la conduttrice) e subire proprio io le sevizie che avevo inventato. Ancora sento male per le sue cerette. Vi assicuro che le urla non erano affatto artefatte. Tutte autentiche!

In America e in Inghilterra già hanno sperimentato e sperimentano tanti reality show e format simili…

“Affinche’ un programma abbia successo bisogna sempre spostare l’asticella. Verso l’alto o verso il basso. Questa volta abbiamo somministrato punizioni a base di cera calda. Nel prossimo probabilmente passeremo alle ustioni o al solletico. Il reality ha cambiato la televisione – anzi – tutta la nostra societa’. Il confine tra pubblico e privato non esiste piu’. Non dobbiamo pero’ correre il rischio di creare una realta’ ad uso e consumo del racconto che vogliamo costruire. Il reality deve essere vero reality, senza mediazioni da parte degli autori. Provate a confrontare la prima edizione del Grande Fratello con l’ultima. Nei miei reality cerco di ridurre al minimo indispensabile l’impatto della troupe sui protagonisti. I nostri committenti ci lasciano liberi di utilizzare l’attrezzatura che preferiamo, cosi prediligiamo l’utilizzo di mezzi “leggeri” e poco invasivi”.

Hai realizzato interamente tu il programma? Come è nata la collaborazione con Endemol?

Il programma e’ interamente realizzato dal mio gruppo di lavoro. Con il tempo ho avuto modo di creare con alcuni colleghi una piccola factory, in grado di produrre format televisivi “chiavi in mano” – dall’idea al montaggio finale – a basso costo e con tempi di sviluppo molto ridotti. Quando si lavora con bassi budget tutti fanno un po’ di tutto. In questo mondo e’ difficile che qualcuno venga a cercarti. C’e’ una sovrabbondanza di professionisti e non che vorrebbero lavorare per la tv. Bisogna farsi notare, investire su stessi e realizzare dei numeri zero con le proprie forze. I mezzi tecnici non sono importanti. Se c’e’ un’idea buona dietro, puo’ andar bene anche la camerina di un telefonino!

Come vedi il binomio tv e web?

Vedo che la tv e’ una roba per vecchi. Ormai il pubblico giovane non la guarda quasi piu’. Il principale utilizzo della nostra tv – almeno nei canali in chiaro – e’ lo zapping. Quello su youtube – dove manca il flusso – ancora non si può fare. Tutto passa dai servizi di videosharing. Anche i programmi della tv convenzionale vengono vampirizzati e condivisi sul web. Per fruirne quando se ne ha voglia e tempo. Se la tv italiana non vuole scomparire dalle case delle nuove generazioni deve diventare interattiva. Ed aprirsi ai nuovi fornitori di contenuti. Molte case produttrici stanno sviluppando televisori capaci di connettersi col web. Quello e’ il futuro secondo me.

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