La finale è alle porte e l’atmosfera tesa che si respirava ieri sera in studio ne fa da testimone. Tra nuove esibizioni e piccole sorprese, a portarsi in cima alla classifica nella sesta puntata di Tale e Quale Show è stata Deborah Iurato, la quale era stata chiamata ad interpretare la grande voce e personalità di Adele. La sua performance incanta e zittisce lo studio. La voce è potente a tal punto da far soprassedere sulla non perfetta somiglianza facciale. Nel momento dei saluti finali, Deborah si commuove mostrando tutta la sua emozione. Brava.

Gli altri undici protagonisti, che hanno contribuito alla realizzazione del celebrity talent, si sono nuovamente messi in gioco grazie ad altrettanti personaggi da imitare. Ma diamo uno sguardo alla classifica di questa semifinale.

Tale e quale show 2016 | Classifica sesta puntata

1. Deborah Iurato (Adele): 65 punti

2. Sergio Assisi (Franco Battiato): 60 punti

2. Tullio Solenghi (Toto Cutugno): 60 punti

4. Silvia Mezzanotte (Cher): 53 punti

5. Davide Merlini (Francesco Renga): 51 punti

6. Bianca Atzei (Tina Turner): 49 punti

7. Fatima Trotta (Wanda Osiris): 48 punti

8. Lorenza Mario (Heather Parisi): 45 punti

9. Leonardo Fiaschi (Roberto Benigni): 39 punti

10. Enrico Papi (Justin Bieber): 34 punti

11. Vittoria Belvedere (Sylvie Vartan): 31 punti

12. Manlio Dovì (Frank Sinatra): 29 punti

A dare il via alla sesta puntata è stata la Sylvie Vartan di Vittoria Belvedere, che risulta appena sufficiente grazie al leggero accento francese e alla modalità bianco&nero dello schermo. Saranno i personaggi a lei assegnati o anche il piglio poco incisivo di Vittoria, fatto sta che non riesce ad agguantare un podio. Probabilmente far assomigliare Davide Merlini a Francesco Renga è stato più duro del previsto, e si nota. Fortunatamente c’è una buona voce che riesce a risaltare tutte le sfumature del cantautore friulano.

Si riprende dalla grande caduta della scorsa settimana, Bianca Atzei che stavolta ha dovuto prendere le sembianze di Tina Turner. Solo alcuni tratti del viso sono conformi all’originale. La voce è intonata ma, come la scorsa volta, ad emergere è lo stile dell’imitatrice e non dell’imitata. Il leggero calo della settimana precedente non ha scalfito neanche Tullio Solenghi, che riconquista la scena grazie al buon lavoro fatto col suo Toto Cutugno. Trucco, gestualità e voce sono azzeccati.

L’ennesimo personaggio toscano stavolta non aiuta affatto, in termini di posizioni in classifica, Leonardo Fiaschi, il quale non riesce a salire sul podio a causa della poca somiglianza con Roberto Benigni e della voce non proprio affine. Meglio la prossemica. Dopo di lui è arrivata l’esibizione più attesa della settimana, ossia quella di Enrico Papi. Questa volta è toccato a Justin Bieber ma il risultato non cambia molto. La performance provoca la solita ilarità in studio mostrando al pubblico il lato di Enrico più divertente. Il conduttore, se non altro, grazie a questa esperienza ha fatto conoscere ancor di più questo suo aspetto del carattere. Per la corsa alla vittoria invece è non pervenuto.

Gli effetti sonori, impostati sotto la voce di Fatima Trotta, aiutano parecchio la riuscita dell’esibizione. La somiglianza con Wanda Osiris è la meglio conseguita finora per la conduttrice di “Made in Sud”. Anche la vocalità è sufficiente. Tonfo invece per il Frank Sinatra di Manlio Dovì che piomba in ultima posizione. Troppe carenze attribuibili sicuramente anche alla difficile interpretazione di una leggenda della musica internazionale. Tocca a Lorenza Mario portare sul palco l’atmosfera dance con Heather Parisi. Nonostante un buon balletto, la performance manca di voce ed omogeneità.

Sergio Assisi prova e convince i giudici con “La cura” di Franco Battiato che riscuote un buon successo in studio. Il peso della canzone è enorme e Sergio ne risente in alcuni punti. La sensazione è che la sua interpretazione sia stata eccessivamente enfatizzata. Dopo la prima posizione nella quinta puntata, continua il periodo fortunato per Silvia Mezzanotte. Nonostante non sia riuscita ad acchiappare il primo posto, la cantante ha ben rappresentato l’istrionica voce di Cher. Vocalmente ottima, ma trucco, parrucco e costumi non gli danno lo slancio necessario.

Infine, per la rubrica “A grande richiesta”, Gabriele Cirilli ha incarnato di nuovo, dopo tre anni, Celia Cruz. Una domanda a questo punto sorge spontanea: con una vastità di personaggi ironici da poter affidare a Cirilli, come mai gli vengono fatte riproporre cose già viste? Risparmio di tempo o mancanza di idee?

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