Lucio Dalla è stato uno degli artisti più cari al pubblico italiano, e dopo la sua scomparsa si sono sprecati su tutte le reti e in tutti i salotti tv degli omaggi in suo onore, oltre al concerto di commemorazione tramesso da Rai 1 nel 2013. Ma quello che vedremo questa sera su Canale 5 in seconda serata, A Casa di Lucio, ha il sapore originale dell’esperimento.

A Casa di Lucio: su Canale 5 le serate evento organizzate a Bologna

E lo speciale in questione è stato davvero girato a casa di Lucio Dalla, in via D’Azeglio a Bologna, agli inizi dello scorso marzo, quando cadeva il terzo anniversario della morte del cantante: in quell’occasione nella sua storica abitazione si sono incontrati molti colleghi e cantanti che lo hanno ricordato dando vita a numerose esibizioni, con il pubblico che ha potuto assistervi dal vivo. La casa si è trasformata infatti in una sorta di museo a pagamento, e i proventi dell’iniziativa sono stati raccolti per finanziare le future attività della Fondazione Lucio Dalla – istituita lo scorso anno dai cugini di Lucio – quali borse di studio e pubblicazioni editoriali.

A Casa di Lucio: Gianni Morandi duetta con Dario Franceschini

Tra gli artisti presenti, immancabile Ron ma anche Gaetano Curreri con gli Stadio, Samuele Bersani, Ornella Vanoni, Noemi, Mario Lavezzi, Gigi D’Alessio, Dario Ballantini, Caterina Caselli, Enzo Decaro, Piera Degli Esposti, Alessandro Haber, Lucrezia Lante della Rovere, Linus, Nek, Giovanna Melandri, Red Ronnie, Davide Rondoni e Walter Veltroni. Tra le performance più originali il duetto di Gianni Morandi con il Ministro della cultura Dario Franceschini, l’esibizione di Renzo Arbore con la Doctor Dixie Jazz Band e “La sera dei miracoli” recitata da Sergio Castellitto.

Un modo nuovo per ricordare ancora una volta la voce di Caruso, e sul sito ufficiale dell’evento A Casa di Lucio troneggia un pubblico ringraziamento a quanti hanno preso parte alle serate.

“Eravamo sicuri che le note che Lucio ha donato al mondo fossero lunghe ed entrate nell’orbita stabile dell’affetto popolare ma che non fossero così lunghe. Per tre giorni la casa di via D’Azeglio è stata uno spazio aperto, un luogo d’incontro e di sperimentazione. Grazie in primo luogo agli Ospiti che hanno portato la loro testimonianza. Grazie al ministro Dario Franceschini e al sindaco Virginio Merola. E soprattutto a Bologna e all’affetto di tutta Italia. Ora ci sentiamo più forti nel proseguire il nostro lavoro”.

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