Caterina Balivo (Us Rai)

Alla vigilia dell’esordio del suo nuovo programma, La Volta Buona, Caterina Balivo si mostra carica ma cauta. In passato si è descritta “iena, poco diplomatica, fumantina, stronza” sul lavoro e quando le hanno chiesto se ritiene di essere ancora così, la conduttrice a Il Messaggero ha risposto:

“Si. Ma sono migliorata. Tre anni lontana dalla Rai mi sono serviti. Adesso, per esempio, con il programma tante cose ancora non sono al massimo. In passato sarei stata una furia, ora sono tranquilla. Comunque vada, andremo in onda”.

Il che potrebbe essere prova di onestà intellettuale o un modo furbo di mettere le mani avanti.  Del programma sappiamo quel poco che ha rivelato: nella migliore tradizione del pomeriggio di Rai1 da lei tanto frequentato, faccia a faccia con personaggi noti (il primo intervistato sarà Tullio Solenghi) e personaggi comuni alle prese con la volta buona della loro vita e poi un divano a ferro di cavallo su cui si parlerà di attualità, cronaca bianca, musica, fiction. Al suo fianco, tra gli altri, Umberto Broccoli, Enzo Miccio e Fabrizio D’Alessio, perugino, 1986, già speaker di Radio 2 e Rds che seguirà i social.  Apparentemente nulla di nuovo sotto il sole. E a proposito: da segnalare che la pagina Instagram de La Volta Buona sarà quella di Vieni da Me.

Inevitabile il paragone con Serena Bortone, allontanata per motivi editoriali più che di ascolti, la Balivo dice:

“C’è una bella differenza fra una giornalista in qualche modo legata politicamente a questa o a quell’area e una conduttrice come me. Io non sono frutto di una scelta politica, io vengo da quasi vent’anni di tv del pomeriggio e non sto per condurre Ballando con le stelle, che non è il mio mondo. Diciamo che io sono in quota Caterina”.

La conduttrice riparte dunque dalla quota Caterina, quella di chi, per sua stessa ammissione, pur avendo provato esperienze professionali diverse, non ha un particolare talento se non la capacità di essere empatica. Un’empatica che non le manda a dire, visto che, quando le viene chiesto di Lorella Cuccarini, che ha rivelato di aver rifiutato il programma poi finito nelle sue mani, risponde:

“Una come lei può fare quello che vuole: è bravissima. Certo, Romina Power, alla quale nel 2005 chiesero prima di me di fare Festa italiana, non l’ha mai detto. È una questione di stile”.

In realtà Lorella ha solo confermato quello che era un rumor ormai noto (e non è stata nemmeno l’unica a rifiutare quello spazio, visto che la prima scelta è stata Rossella Brescia).  Caterina dovrà vedersela anche con Ore14 di Milo Infante, proprio colui che professionalmente parlando rappresenta la sua “volta non buona”:

“Nel 2010 da conduttrice su Rai1 di Festa italiana a Roma, mi ritrovai a Milano a fare Pomeriggio sul 2 con persone molto diverse da me come Milo Infante e Lorena Bianchetti. Fu un’esperienza traumatica, il mio inferno. Un anno terribile”.

Meno male che Caterina si è dichiarata migliorata…

Fabrizio D'Alessio

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