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agosto

Araimo (Warner Bros. Discovery): «Fazio avrà un impatto immediato sugli ascolti. Vogliamo crescere con investimenti ambiziosi. Acquistare Mediaset? Se ci fossero opportunità, le analizzeremo»

Alessandro Araimo (foto US Warner Bros. Discovery)

Alessandro Araimo (foto US Warner Bros. Discovery)

“Sugli schermi di casa l’ascolto è fatto ancora al 90% dai canali tradizionali: è lì quindi che vogliamo crescere nel medio termine”. A parlare è Alessandro Araimo, general manager di Warner Bros. Discovery, che spiega così la scelta di puntare su Fabio Fazio, che dal 15 ottobre arricchirà il palinsesto del Nove con Che Tempo Che Fa. L’obiettivo – afferma – è “conquistare quote di mercato” e per riuscirci occorre prendere decisioni coraggiose come l’investimento sul conduttore ligure.

L’investimento su un fuoriclasse come Fazio avrà auspicabilmente un impatto immediato sugli ascolti e sulla raccolta pubblicitaria. Il contratto ha però una durata di quattro anni e quindi risponde anche a una logica di lungo periodo: accende un riflettore sul nostro portafoglio di contenuti, segnalando a spettatori e inserzionisti che Warner Bros. Discovery è in Italia per restarci e per crescere

dichiara Araimo al Corriere della Sera. Aggiunge:

“Nella tv lineare abbiamo 12 canali gratuiti e cinque a pagamento. Con uno share dell’8% siamo già il terzo editore sulla televisione lineare dopo Rai e Mediaset. La quota sale all’11% fra gli spettatori di età compresa fra 15 e 54 anni, il target commerciale. Vediamo però occasioni di crescita e vogliamo coglierle con piani e investimenti ambiziosi.

E quando parla di occasioni di crescita e investimenti ambiziosi, intende anche acquisizioni come Mediaset, o eventualmente anche partnership, dal momento che – sottolinea – “siamo leader di mercato a livello globale, qualsiasi dossier finisce prima o poi sul nostro tavolo”. A riguardo, precisa:

“Al momento, però, non ci sono discussioni in corso. Sono del resto convinto che la famiglia Berlusconi non abbia alcuna intenzione di cedere l’azienda. Se poi ci fossero opportunità di consolidamento, le analizzeremmo razionalmente.

D’altronde, con la fusione nel 2021 tra WarnerMedia e Discovery, il gruppo si è ulteriormente rafforzato. Per Araimo, si è data una “risposta a tanti interrogativi strategici che forse altri gruppi devono ancora risolvere. In una situazione di incertezza industriale, chi ha più certezze di gruppo riesce a muoversi più velocemente e in modo mirato, cogliendo le opportunità che si presentano”.

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