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Araimo (AD WBD) punta in alto con Amadeus: «In access possiamo raddoppiare e anche di più»

L'Amministratore Delegato rivendica il colpo dalla Rai: «Stiamo valutando format già esistenti o da sviluppare».

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

19/04/2024 - 11:03

Araimo (AD WBD) punta in alto con Amadeus: «In access possiamo raddoppiare e anche di più»

Amadeus sul Nove è il colpo di mercato dell’anno che Alessandro Araimo, Amministrato Delegato di Warner Bros. Discovery, rivendica e su cui punta molto. Il conduttore, alle battute finali su Rai 1 con Affari Tuoi, nella nuova avventura (contratto di quattro anni) sarà protagonista nella stagione che partirà dopo l’estate con un access e due prime time. “Qualcuno potrebbe anche dire che non sono tanti”, dice l’AD in merito ai 100 milioni di euro che l’azienda investirebbe per il nuovo acquisto.

E poi non conta il numero: la bontà dell’investimento si giudica dal costo orario rispetto allo share – e ai ricavi – che genera

spiega Araimo al Corriere. A proposito di share, non si nasconde e con Amadeus in access prime time dichiara che il Nove punta alla soglia dell’8-10%:

Arriva dal 28%, se dicessi 27% sarei un po’ ambizioso… Siamo super conservativi quando mettiamo a terra i nostri piani. Oggi in quella fascia oscilliamo, siamo attorno al 4%, se raddoppiamo quella cifra è già un grandissimo risultato anche se la rete ha dimostrato di saper fare di più. Ma al di là del primo riscontro sarà importante la crescita nel tempo.

Non teme, dunque, che Amadeus – a differenza di Fabio Fazio e Maurizio Crozza, che hanno da sempre fedelissimi pronti a seguirli ovunque – possa non avere un suo pubblico:

Non è così vero. Nonostante lui lavori su format di cui non è proprietario, a differenza di Fazio o Crozza, Amadeus ha sempre messo una sua fortissima impronta su questi programmi. I pacchi li ha portati lui al 28%, sono i pacchi di Amadeus. In questo senso è il numero uno nel lasciare un segno: è un talento creativo perché ha un magic touch nel dare un’anima a format internazionali. Anche il Festival di Sanremo in fondo è stato il Festival di Amadeus, il suo tocco creativo lo vedi dappertutto.

Sui programmi che lo vedranno protagonista, spiega l’AD, stiamo valutando varie ipotesi sia in access sia in prime time su format già esistenti o da sviluppare. Ma tutti gli sforzi non saranno concentrati sul neo acquisto, anzi:

Non ci fermiamo ad Amadeus. Il nostro è un percorso strategico pensato e sudato, fatto di investimenti importanti, che non ha come obiettivo la costruzione del terzo polo televisivo, che trovo un concetto francamente anacronistico, che poteva andare bene 25 anni fa. La televisione lineare continua a essere centrale nel sistema mediale italiano, ma il mondo intorno nel frattempo è completamente cambiato. Il mio lavoro è dimostrare ogni giorno che l’Italia è un mercato dove il nostro gruppo può investire in maniera profittevole. Siamo un gruppo ambizioso che ha sempre interpretato in modo ambizioso la sua posizione nel mondo dei media.

La campagna acquisti potrebbe dunque allargarsi, anche se al momento null’altro è da considerarsi in fase avanzata:

Sul mercato c’è grande movimento e noi non abbiamo finito i nostri piani di sviluppo. Laura Carafoli (la nostra responsabile editoriale) tutti i giorni lavora a ulteriori progetti per il Nove e per gli altri canali del gruppo. Non c’è un no a priori a nessun progetto, ma deve avere un senso sia editoriale sia economico. In generale però non ci fermiamo ad Amadeus

risponde Araimo alla domanda su un eventuale interesse per Barbara D’Urso e Belen Rodriguez. Su Fiorello, invece, ammette:

Mai incontrato. Ma chi non vorrebbe lavorare con lui? Però ci vorrebbe un progetto preciso che oggi non abbiamo.

Pentito di essersi privato della “belva” Francesca Fagnani (“Direi una bugia a dire di no. Anche noi qualche volta ci sbagliamo, dice), l’AD rassicura Gabriele Corsi, che di fatto si vede “sfrattato” da Amadeus in access:

È un volto fondamentale di Nove e per lui prevediamo un suo spazio quotidiano in una fascia oraria pregiata oltre che programmi in prime time.

Ieri il conduttore di Don’t Forget the Lyrics aveva commentato così l’arrivo di Amadeus.

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