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dicembre

I Concorrenti di Masterchef 2023

concorrenti Masterchef

I Concorrenti di Masterchef

Ecco i concorrenti della dodicesima stagione di Masterchef. Sono 20 in tutto.

Concorrenti Masterchef 2023

Antonio (Bubu) Gargiulo
19 anni, studente di Scienze Archeologiche
Nato a Vico Equense (Napoli), cresciuto a Cagliari, ora vive a Roma

Antonio – Bubu per gli amici (e per i giudici) – è nato a Vico Equense, il paese di Antonino Cannavacciuolo. La famiglia si è poi trasferita a Cagliari per lavoro, dove lui è cresciuto; da poco si è trasferito a Roma per studiare Scienze Archeologiche all’università. La famiglia è composta dai genitori e due sorelle minori. I genitori non sostengono la sua passione per la cucina perché vogliono innanzitutto che si laurei. La sua passione per la cucina è nata guardando le nonne, poi negli ultimi 5/6 anni l’ha approfondita studiando libri: «Se non si conoscono le ricette della tradizione è impossibil e sperimentare», dice, e così ha inizialmente studiato la tradizione per poi cominciare, solo di recente, a sperimentare. È competitivo e non teme la pressione: suona il pianoforte da quando ha 9 anni e ha quindi già partecipato a diverse competizioni. In cucina si diverte ma per lui cucinare è un’urgenza viscerale. MasterChef Italia rappresenta l’occasione per dimostrare ai suoi genitori che la cucina per lui non è un semplice hobby ma è la via per trasformare il suo sogno in realtà. Spesso gli hanno detto che è troppo arrendevole nella vita e ora vuole dimostrare il contrario.

Edoardo Franco
26 anni, disoccupato Di Varese

Edoardo è un personaggio originale, brillante e mai banale. I genitori e la sorella abitano a Varese; lui è molto affezionato alla nonna. Ha fatto i lavori più disparati senza però mai trovare quello giusto per sé, ma la sua passione per la cucina lo ha sempre accompagnato. Dopo il diploma alberghiero, ha vissuto per 4 anni a Edimburgo con la sua fidanzata, ma da poco la relazione è finita e dunque lui ha deciso di tornare in Italia. In Scozia lavorava come rider per un servizio di delivery ma, a causa di svariate disavventure sul lavoro, ha deciso di licenziarsi. Definisce la sua cucina molto casalinga: non ha mai studiato o sperimentato tecniche particolari, però è curioso e legge molto. Ama i risotti e la cucina messicana (il suo piatto iconico è il burrito). Oltre alla cucina, un’altra sua grande passione è la musica: per hobby, infatti, fa il produttore. Caratterialmente si definisce socievole e «fan dei casi umani», nel senso che gli piace chiacchierare con gli sconosciuti. Pensa di vincere e di portare una ventata d’aria fresca perché secondo lui in Masterclass non c’è mai stato un ragazzo originale come lui.

Francesca Filippone
39 anni, Business Development
Nata a Rancio Valcuvia (Varese), ora vive a Roma

Francesca è una ragazza intelligente e sensibile che ha vissuto mille vite tra la Cina e l’Italia. Nata sul Lago Maggiore, cresce con nonna Angelina, che lei definisce «una gran cuoca». La sua storia è un fil rouge intorno al cibo e ai viaggi nel mondo: dopo una laurea in Cultural&Linguistic Negotiatio n all’Università di Milano, parte per la Cina a 23 anni. Qui vive «per 8 anni in un paesino sperduto al centro del Paese a fare frigoriferi», ma si distingue subito per le sue capacità e viene promossa fino a diventare responsabile dei Paesi asiatici. Torna in Italia perché, dice, «mi vedevo in un caseificio o in una vigna», ma dopo un solo anno eccola di ritorno di nuovo in Cina dove apre una sua società di consulenza su prodotti enogastronomici in Asia. Oggi Francesca è una libera professionista e lavora dall’Italia. Oltre alla Cina, ha vissuto anche nelle due Coree e in molti altri Paesi ancora, quindi ha mille aneddoti da raccontare. La sua storia professionale si intreccia con quella sentimentale: in Cina si innamora di un compositore svedese, «Max, gestiva il Jazz Club di Shangai. Mi ha anche fatto conoscere i Rolling Stones»; un amore che si conclude quando conosce il suo attuale ex marito, Gabriele, che lavorava nel consolato italiano a Shangai: la storia dura fino al suo ritorno in Italia, nel 2016; oggi vive a Roma, nel quartiere cinese, ed è felicemente fidanzata con Leopoldo, di origini italo-persiane. La famiglia di lui ha un vigneto con cantina e Francesca, adorata dal suocero, sta convincendo la famiglia ad aprire un ristorante.

Francesco Girardi
33 anni, fotografo
Nato a Trento, ora vive a Cesena

Francesco è un ragazzo solido e trasparente. Ha un passato difficile, che lo ha messo alla prova in maniera terribile: «I miei genitori sono morti in un incidente stradale quando avevo 13 anni. Ho vissuto con le mie zie materne e non è stato sempre un rapporto facile, anzi con una non ho più parlato fino a pochi anni fa. Mio fratello invece è andato a vivere da solo quando aveva 19 anni e quindi anche il rapporto con lui si è un po’ raffreddato». A 18 anni scappa di casa per andare a vivere a Cesena, dove studia Scienze e Tecnologie alimentari. Arrivato in città, inizia a cucinare: «Eravamo 6 maschi in casa e nessuno sapeva cucinare – dice – ho deciso di farlo io e mi sono appassionato subito». Ha sempre avuto la passione per la fotografia e ha iniziato a scattare le prime foto professionali nella cucina del ristorante di un suo amico, prima di passare «alle discoteche e agli eventi». Attualmente lavora come fotografo per matrimoni, serate in discoteca, per food, ma anche come fotoreporter giornalistico : «Sono stato in Brasile, nelle favelas – racconta – in Giappone, per documentare la vita nella periferia; al confine tra Polonia e Ucraina per raccontare la fuga dei profughi». È sposato da 6 anni con Elisa che fa la farmacista. L’anno scorso ha avuto un arresto cardiaco mentre faceva palestra: «Sono morto di venerdì e mi sono risvegliato dal coma la domenica», dice. Questo evento ha dato una svolta alla sua vita, portandolo a voler vivere ancor più intensamente le sue passioni: la partecipazione a MasterChef Italia rappresenta proprio la concretizzazione di questo pensiero.

Francesco Saragò 29 anni, disoccupato di Roma

Francesco è istrionico, coinvolge tutti con la sua leggerezza, vive alla giornata e non si preoccupa per il futuro. Nato e cresciuto a Roma, ha lavorato come cameriere in diversi ristoranti ma attualmente è disoccupato. Ha origini napoletane da parte di madre e pugliesi da parte di padre: quest’ultimo, Raffaello, in passato è stato produttore esecutivo per parecchi film di Renato Pozzetto. È stata la nonna a crescerlo e a tramandargli la passione per la cucina. Francesco, nella vita, ha iniziato tante cose ma poi spesso non le ha mai portate a termine: «Mi manca quella scintilla e quindi l’idea di mettermi in discussione significherebbe dimostrare a me stesso che posso farcela», racconta. La sua cucina è un mix tra la tradizione e la sperimentazione. Il miglior complimento, in cucina, è quando gli dicono che sembra un piatto fatto dalla nonna. MasterChef Italia perché, per Francesco, è venuto il momento di mettersi in discussione e di inseguire concretamente questa sua passione: «Vincere sarebbe un tassello molto importante nella mia vita – dice – sono carico da morire e per me sarebbe un sogno».

Giuseppe Carlone
43 anni, direttore organizzativo di un laboratorio di analisi mediche
Da Bari

Pugliese simpatico, chiacchierone e permaloso, Giuseppe è capace di cogliere il lato positivo in ogni situazione. Scherza sulla sua presunta somiglianza con l’attore Bradley Cooper e sulla sua passione per il ballo. La sua determinazione fa simpatia, l’accento da vero pugliese racconta il suo territorio. A causa della pandemia ha dovuto chiudere la sua azienda di e-commerce con la quale «ho anticipato Amazon», scherza; da allora, ha iniziato a lavorare nel laboratorio analisi mediche della compagna Anna. La loro storia è nata 14 anni fa durante una serata di balli caraibici, in discoteca; oggi hanno due figli: Michele (14 anni) e Francesco (12). Ora la sua unica passione è la cucina: «Ho iniziato a cucinare perché a 28 anni avevo raggiunto un punto della mia vita in cui mi ero perso», racconta. Un momento di crisi interiore che ha trovato soluzione grazie alla cucina: «Quando cucini ti allontani da quello che ti passa per la testa e trovi gioia», sostiene. La sua cucina, «imparata da mamma e nonna, è prettamente locale»: tradizione pugliese e un tocco di originalità, «perché i miei ospiti vogliono anche cosine gourmet». Sulla sua partecipazione a MasterChef Italia, dice: «Mi è scattata la molla, io lo seguo da sempre. Quest’anno, vedendo le puntate e le difficoltà delle prove, mi sento che ce la posso fare».

ThiHueDihn
27 anni, project assistant
Nata ad Hanoi (Vietnam), ora vive a Firenze

Hue è una ragazza di origine vietnamita che, da quando vive in Italia, ha sviluppato una gran passione per la cucina. All’apparenza timida e introversa, appena parla diventa magnetica per il coraggio e la tenacia che mette nell’inseguire il suo «progettone», ovvero nobilitare il lavoro di chef in Vietnam. Lì, dice, «se sei bravo, devi studiare. Chi fa il cuoco lo fa perché non è intelligente. È un lavoro poco considerato». Nata nelle campagne intorno ad Hanoi e cresciuta in una famiglia umile (i genitori e la sorella vivono ancora lì), Hue si laurea in Management del Turismo a Roma. Nel 2016 arriva a Salerno dove studia Relazioni Internazionali. «Ero scarsa in italiano, ho passato due anni a non parlare con nessuno – dice – Ricordo però la mozzarella che ho mangiato lì… nessuna ha più lo stesso sapore». Da due anni è consulente per una società che sviluppa cooperazione tra aziende italiane e vietnamite. Per studio e per lavoro ha vissuto in diverse città italiane tra cui Bolzano, Genova Venezia, ora invece è a Firenze. La costante di ogni sua tappa è la cucina: da quando è in Italia Hue ha iniziato a cucinare ma anche a studiare. La sua è una cucina vietnamita «ma più contemporanea e italiana».

Ivana Santomo
60 anni, assistente parlamentare Di Roma

Ivana è una donna di spessore e dalle mille sfaccettature: simpatica, ironica, sognatrice, passionale, ha vissuto mille vite. Ha anche una storia sentimentale alquanto travagliata: si è sposata giovanissima per andare via da casa, da questa unione sono nati i suoi due figli, Valentina e Davide, ma purtroppo poi il matrimonio è fallito; si è quindi sposata per la seconda volta con il grande amore della sua vita, un uomo di chiesa che per lei ha rinunciato alla vita ecclesiastica: è stato un amore «che pochi hanno», dice, ma purtroppo l’uomo è venuto a mancare l’anno scorso. Ha lavorato 20 anni come assistente parlamentare, ora collabora con un famoso scrittore facendogli da segretaria. Nel tempo libero dipinge e scrive. La sua passione per la cucina risale alla sua infanzia, «da quando mia nonna mi ha insegnato a fare le fettuccine fresche». Molto legata alle tradizioni romane e siciliane (apprese dal secondo marito, di origini siciliane), ha molti libri di cucina e «uso sempre quello che trovo in frigo», dice. Ivana partecipa a MasterChef Italia «perché vojo ‘na botta de vita!». È sicura di sé e delle sue capacità. Sogna di aprire un home restaurant stellato o di diventare un critico gastronomico. Nella Masterclass scherza e dice che vorrebbe essere «una serpe», ma è sicura di non riuscire a cambiare il suo carattere cordiale, da “amicona”.

Laura Manili
31 anni, architetto di Roma

Laura è determinata a cambiare vita: è architetto da qualche anno ma sente che questo ruolo le sta stretto, «coltivo la passione per la cucina da molto tempo, ora è arrivato il momento di approfondirla», dice. La famiglia la sostiene, l’unico ostacolo fino ad oggi è stata lei stessa: impegnarsi ed essere realizzata dal punto di vista lavorativo era il suo modo per non deludere i genitori. È una studiosa ed è sempre molto severa con se stessa, secondo lei «la cucina è creatività, e questo è proprio quello che manca nel mio lavoro». Studia e sperimenta sia tecniche per lei nuove sia piatti della cucina internazionale; spesso parte dalle ricette della tradizione per reinterpretarle in chiave più moderna. Sulla sua esperienza a MasterChef Italia la stimola molto l’idea di confrontarsi con persone mosse dalla sua stessa passione. Vede il suo futuro sicuramente in una cucina: prima accanto a degli chef da cui poter imparare, poi sogna di aprire un suo locale in cui coniugare il mondo dei cocktail a quello della cucina.

Lavinia Scotto
22 anni, studentessa di Economia
Di Chieri (Torino)

Lavinia è una ragazza determinata a diventare una commercialista internazionale ma sente il richiamo della cucina e vuole capire se è la sua strada. Già laureata in Economia e Management a Torino, frequenta il corso di laurea magistrale in Amministrazione, Controllo e Professione Contabile all’Università di Novara. Ha una «bellissima famiglia allargata – racconta – I miei genitori si sono separati quando avevo 11 anni. Vivo con mia sorella Beatrice (15 anni), mamma Nicoletta e il suo compagno». È cresciuta con i nonni materni, soprattutto nella trattoria «Il Vernetto» di nonna Mirta (74 anni), un ristorante di famiglia in cui i suoi nonni e la sua bisnonna (98) hanno creduto fino a poco tempo fa, prima di chiudere per la pandemia. Organizzata e pignola, Lavinia deve sempre far quadrare i conti. «Faccio fatica a parlare di me – spiega – Cucino per arrivare agli altri, la cucina è l’unica passione che ho». Il suo modo di cucinare è semplice e legato alla tradizione, non ricerca piatti complessi, ma le piace sperimentare accostamenti nuovi. Nei suoi piatti, l’innovazione sta «nell’accostamento di ingredienti particolari».

Leonardo Colavito
20 anni, studente di Economia
Nato a Bologna, ora vive a Trento

Leonardo è nato a Bologna. Quando ha solo 2 anni, i genitori si separano e lui va a Ravenna con la madre e il fratello (un anno più grande di lui). Mentre frequenta le superiori, tornano nuovamente a Bologna e lì rimangono fino a pochi mesi fa, quando la mamma si separa dal compagno e tutti insieme decidono di andare a vivere a Trento. Con il padre ha un ottimo rapporto. Ora Leonardo studia Economia all’Università. È un entusiasta, è curioso e pronto a crescere a livello culinario. Sempre gentile e umile, si mette in gioco con spensieratezza. La passione per la cucina è nata da piccolo, preparando la pasta fresca con la nonna. Non ha mai studiato ma si informa su internet e si sente pronto per una gara come MasterChef Italia. La sua cucina è sicuramente molto casalinga e legata alle tradizioni, anche se afferma di sperimentare anche altro. «Mi sento un bravo ragazzo, cerco di essere gentile», dice, ma gli piacciono la competizione e la pressione. Se vincesse viaggerebbe per il mondo per imparare quanto più possibile sulla cucina.

Letizia Borri
25 anni, operatrice sociosanitaria Di Carpi (Modena)

Letizia è molto ermetica, racconta poco di sé. Dice di voler fare gruppo ma spesso si comporta da leader: è molto determinata, e infatti per partecipare a MasterChef Italia ha deciso di licenziarsi dal suo lavoro (faceva l’operatrice socio- sanitaria in ospedali, cliniche psichiatriche e centri per disabili). Fino a poco tempo fa conviveva con il suo ragazzo ma la relazione è finita ed ora vive con suo fratello minore Giacomo. Ha mille passioni, pratica yoga, canta, suona la chitarra e il pianoforte. I genitori si sono separati quando era piccola e con il padre ha interrotto i rapporti mentre la madre abita vicino a lei. I suoi «veri genitori» sono stati però i suoi nonni, e la nonna Maria Grazia è colei che, quando era piccola, le ha insegnato le tradizioni culinarie emiliane. Legge molti ricettari e sperimenta ingredienti esotici e orientali. Il suo piatto forte è il pollo alla birra e il Kakuni. Partecipa a MasterChef Italia perché vuole riscattarsi e cerca qualcosa di positivo nella sua vita, «qualcosa che mi piaccia davvero. Cucinare è una cosa che mi rende felice». Si sente competitiva ma si definisce altruista. Vuole aprire un laboratorio creativo di cucina per ragazzi disabili.

Luciana Battistini
74 anni, pensionata
Nata a Pennabili (Rimini), ora vive a Milano

Luciana è la concorrente più anziana di questa edizione: 74enne brillante e contemporanea, ex donna in carriera, mantiene la grinta di una ragazzina e la dura concretezza di chi è arrivato in alto faticando ogni giorno. Nata in un paesino delle Romagna, si trasferisce con la famiglia (ha ben 4 fratelli) a Milano. Studia ragioneria, fa un percorso nel marketing che la porta subito a lavorare come account per una delle agenzie pubblicitarie più famose al mondo, la McCann Erickson. Nel 1974 sposa Ernesto, un avvocato: «Aspettavo già il mio primo figlio, Edoardo. Al tempo ti guardavano male, ma ero solo molto moderna», ricorda. Cinque anni dopo nasce Enrico e, col suo arrivo, Luciana decide di mettersi in proprio: apre una sua agenzia pubblicitaria a Milano e lavora con grandi marchi. È in pensione da una decina di anni. Ha molte passioni: cucina, ballo sportivo, sport, burraco, è attiva anche nel sociale, fa volontariato. È pratica, diretta e concreta: «Quando vedevo la gente crogiolarsi nel proprio dolore, facevo fatica – dice – A volte bisogna darsi una svegliata». Cucina da sempre, vuole confrontarsi con gli altri ed è pronta anonfaresconti anessuno. Definisce lasua cucina«curiosa»: forti radici romagnole, rispetto della tradizione italiana ma con un forte sapore del Sud perché «mio marito è napoletano» e un po’ di etnico, «ho imparato a fare il sushi per i miei figli», racconta. Per Luciana la cucina è esperienza, ha fatto alcuni corsi; ai fornelli è precisa, ordinata e pulita. Si candida a MasterChef Italia perché «divertirmi fa parte del mio modo di vivere e penso che MasterChef a 74 anni sia divertimento. Alla mia età ho già raggiunto buona parte delle mie ambizioni. Ora mi piace non aver nessun tipo di limite, amo le sfide e sono molto competitiva».

Mattia Tagetto
37 anni, gestore di una enoteca Di Bolzano

Mattia ha 37 anni ed è un «bolzanino doc» da generazioni. Si definisce polemico e «tendenzialmente presuntuoso e abbastanza sicuro di me». È educato, cordiale e disponibile, ma se una cosa non gli sta bene «non riesco a stare zitto». Ha una storia legata al mondo della ristorazione: «Dall’alberghiero non ho mai smesso di lavorare nel mondo della ristorazione, sempre in sala. Sono anche sommelier», e infatti gestisce una piccola enoteca. Appassionato di cucina sin da piccolo, con la madre è stato in oltre 300 ristoranti stellati: questa passione «è uno dei regali più grandi lasciati da mia mamma, venuta a mancare nel 2016». Essendo figlio unico, Mattia si è poi trovato a supportare il padre e a «tirare le fila della famiglia. Adesso in casa cucino io». Inizialmente sperimentale (cita grandi chef come Bottura, Alaymo, Crippa), la cucina di Mattia ultimamente è tornata alla tradizione gastronomica italiana con un’attenzione particolare alle culture di tutto il mondo (grazie ai suoi viaggi in Birmania, Vietnam, Sri Lanka). Partecipa a MasterChef Italia perché sogna di aprire una ghost kitchen o una «chicchetta» nella sua Bolzano.

Nicola Longanesi
20 anni, studente di scienze gastronomiche
Nato a Bagnacavallo (Ravenna), ora vive a Parma

A MasterChef Italia Nicola cerca letteralmente il suo riscatto: da sempre appassionato di cucina, quando aveva 12 anni ha partecipato alla seconda edizione di Junior MasterChef dove è stato eliminato in semifinale, nel tentativo di replicare un piatto dello Chef Barbieri. Dopo l’eliminazione non ha più smesso di cucinare, ora vuole dimostrare a se stesso di poter arrivare all’agognata finale, ma non solo: MasterChef Italia rappresenta per lui anche un nuovo stimolo di cui sente di avere bisogno in questo momento della sua vita. I genitori, la sorella maggiore e lo zio sono di gran supporto per lui e lo sostengono nella sua passione per la cucina. Nato e cresciuto in provincia di Ravenna, ora vive a Parma e studia Scienze Gastronomiche. Ha la fidanzata ma la vede poco perché vive a Londra per studio. In cucina ha sperimentato diverse tecniche come le arie e la gelificazione. Si definisce molto legato alla tradizione, gli piace studiarla per poi poterla reinventare. Sogna di lavorare nella gastronomia nell’ambito del giornalismo o della ricerca.

Ollivier Stemberger
45 anni, manager di beni di lusso
Origini croate/francesi, ora vive a Parma

Olliver, 45 anni e mille vite da raccontare. Nato a Fiume (Croazia), figlio di padre croato ebreo e di madre francese, fino ai 18 anni vive in città dove ha vissuto sulla sua pelle molte esperienze anche tragiche, come la guerra nei Balcani. Successivamente si trasferisce a Milano dove inizia la sua carriera nel mondo dell’arte e della moda: nel suo CV ci sono brand rinomati, ma poi, per continuare a crescere professionalmente, si trasferisce a Parigi dove rimane fino al 2014. Tra gli altri posti in cui ha vissuto c’è anche Israele, dove voleva conoscere le radici paterne: «È il sangue ad avermi portato lì. Volevo conoscere la cultura ebraica e imparare la lingua». Nel 2013 conosce il suo compagno Domenico, pugliese: attualmente vivono insieme a Parma. Oggi ha una Art gallery & Shop in Croazia. «Cucino da sempre e la mia è una cucina di base francese. I miei maestri sono nonna, mamma e Paul Bocuse», dice. Non solo la sua cultura personale ma anche la sua cucina è anche un mix tra Francia, Croazia e Italia. Partecipa a MasterChef Italia perché vuole testare le sue capacità: «Sono uno curioso, non sto mai fermo e amo mettermi alla prova – dice -. Credo che questa opportunità possa valorizzarmi e perché no, spingermi ad aprire un locale con Domenico».

Rachele Rossi
34 anni, sales manager Di Milano

Rachele è una milanese caparbia che si è imposta nel mondo della moda con un fisico curvy. Si racconta con ironia e colpisce per il suo look eccentrico e la parlata quasi “radiofonica”. Adora il giardinaggio e la musica, a volte fa la deejay. Ora vuole cambiare vita per inseguire la sua passione per la cucina, sente che è arrivato il momento di cambiare. Ha imparato a cucinare in famiglia con la nonna che è mancata qualche anno fa «ma è con me tutte le volte che cucino il risotto». Oggi continua a sperimentare da autodidatta. Oltre ai risotti il suo piatto iconico è il ramen: se ne è innamorata a Tokyo e continua a prepararlo a casa, per questo «si chiama però Lambramen, è la mia rivisitazione perché vivo a Lambrate». Si è iscritta a MasterChef Italia perché vorrebbe aprire un suo ristorante e lasciare il mondo della moda: «Io faccio delle mie passioni il mio lavoro», dice con orgoglio.

Roberto Resta
34 anni, progettista meccanico Di Fombio (Lodi)

Roberto è un ragazzo diretto, spontaneo, senza peli sulla lingua, ma a tratti anche timido e introverso. Molto duro con se stesso, tende a giudicarsi prima che siano gli altri a farlo. Lavora come progettista di macchinari per la lavorazione del cioccolato in un’azienda di Codogno.È fidanzato con Greta, 13 anni più giovane, e quando ne parla sembra emozionarsi: «Io sono fuori di testa, lei invece è pacata e precisa. È una poesia». È un tipo sportivo, gioca a calcio a livello dilettantistico (è arrivato fino alle giovanili del Piacenza quando era in Serie A), a tennis e fa trekking in montagna con il suo cane. I genitori, che lui definisce di mentalità vintage, sono in apprensione per il suo futuro: lui è un po’ la pecora nera della famiglia mentre il fratello è una persona già realizzata (sia personalmente che professionalmente). La sua è una cucina tradizionale fatta di cotture lente e sapori intensi. «Non so bene che limiti posso avere e voglio scoprirli – racconta – ma se mi metto in testa una cosa nessuno riesce a convincermi del contrario». E’ a MasterChef Italia perché, dopo 3 anni di ripensamenti, ha deciso di buttarsi anima e corpo nella cucina e di seguire finalmente la sua vera passione.

Sara Messaoudi
27 anni, impiegata
Origini marocchine, nata ad Alzano Lombardo (Bergamo), ora vive a Pradalunga (Bergamo)

Sara è una giovane ragazza determinata e sensibile. Ha un passato ingombrante alle spalle e diversi motivi per cambiare la sua vita, è una persona positiva. I genitori sono nati in Marocco e sono venuti in Italia per poter offrire un futuro migliore ai figli. Ha interrotto i rapporti con il padre; sua mamma invece ha dovuto crescere due figli da sola facendo due lavori: faceva l’operaia e poi portava avanti il ristorante di cucina tipica marocchina che aveva con suo marito. È molto legata a sua madre che per lei rappresenta un modello di vita. Anche Sara ha dovuto fare sempre mille lavori: «Devo sempre lottare per quello che voglio», dice. La sua passione per la cucina nasce quando decide di andare a convivere con il fidanzato, prima non era in grado di fare nulla perché la mamma era la cuoca di casa. Inizia quindi a dilettarsi rendendosi conto che in cucina si sente felice e rilassata. Cucina in maniera sperimentale, non segue ricette alla letter a ma prende ispirazione un po’ ovunque. Da MasterChef Italia si aspetta di imparare cose nuove, si stanca molto facilmente della monotonia quindi vuole sempre conoscere e crescere, sia personalmente che professionalmente. Sogna di fare un’esperienza in un ristorante stellato per poi un domani aprire qualcosa di suo.

Silvia Zummo
55 anni, imprenditrice
Nata a Caserta, ora vive a Roma

Silvia è un’imprenditrice, gestisce una charming house e, nel frattempo, collabora con i figli nella loro azienda agricola specializzata nella produzione di kiwi. Donna molto sicura di sé e delle sue capacità, è spesso molto critica nei confronti degli altri e pronta ad insegnare qualcosa perché, spiega, «io le cose le faccio bene e posso rasentare la perfezione». Ha conosciuto il suo ex marito in televisione, al “Gioco delle coppie”, e dalla loro unione sono nati i suoi tre figli. Silvia ha un’idea di cucina molto contaminata, «oggi verrebbe definita fusion»: suo padre, infatti, era comandante per Alitalia e la sua famiglia ha vissuto in tutto il mondo, dunque questo le ha permesso di assorbire varie culture gastronomiche. Nel corso degli anni ha coltivato la sua passione per la cucina seguendo vari corsi tenuti da grandi nomi della cucina italiana. Le piacerebbe aprire un ristorante dove proporre una cucina incentrata sull’uso di farine alternative, anche vegetali. Definisce la sua cucina sana, evita fritti e soffritti, cerca di creare piatti equilibrando carboidrati, proteine e grassi. A MasterChef Italia vuole divertirsi e cercare un confronto con chef rinomati e altri appassionati di cucina come lei.

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