Perchè La Sposa sia stata concepita come miniserie in sole tre puntate, è un mistero: tantissimi avvenimenti, a volte affrontati con troppa velocità, che avrebbero tranquillamente potuto impegnare il doppio delle serate; e la presenza di Serena Rossi nelle vesti della protagonista Maria, che era a prescindere garanzia di successo. Constatato il 27.7% di share nelle prime due puntate, con i suoi sei milioni di spettatori, Rai e Endemol Shine Italy potrebbero decidere di allargare il progetto e mettere in produzione una seconda stagione.
La Rossi ha amato moltissimo la fiction, ci ha creduto e lo ha voluto fare, quindi potrebbe accettare di tornare sul set, nonostante i tanti impegni lavorativi che l’attendono. Anche il regista Giacomo Campiotti potrebbe sposare l’idea, avendo già affrontato la lunga serialità (Braccialetti Rossi docet) e gli autori non troverebbero grosse difficoltà nel continuare a raccontare la storia di Maria e quella delle donne nell’Italia degli anni ‘60/’70.
Il problema principale sarebbe il cast, da ricostruire punto e accapo. Fatta eccezione per Maria/Serena Rossi, gli altri protagonisti del racconto sono stati fatti fuori senza possibilità di ritorno: Italo, interpretato da Giorgio Marchesi, è morto in un incendio e lo zio Vittorio, a cui ha prestato il volto Maurizio Donadoni, per un attacco di cuore. Quanto all’antagonista Antonio (Mario Sgueglia), un tempo grande amore di Maria e divenuto nel tempo suo carnefice, un processo lo ha inchiodato alle sue responsabilità.
Forse in una seconda stagione potrebbe tornare, per creare nuove difficoltà alla protagonista, impegnata nella creazione di una cooperativa, mentre cresce da sola il figlio adottivo Paolino (Antonio Nicolai) e la bambina avuta dal marito Italo. Ma l’innesto di nuovi personaggi sarebbe necessario, per costruire un minimo di felicità intorno alla sfortunata e battagliera sposa, ormai vedova.