29
agosto

MISS ITALIA 2009, LA TALENT-RIVOLUZIONE DI MILLY: VIA I NUMERI E DENTRO LE CATEGORIE. CHIAMEREMO LE RAGAZZE CON NOME E COGNOME, E’ QUESTIONE DI DIGNITA’

Miss Italia 2009 - Locandina

Non è solo un’allenatrice, come ieri ha dichiarato ai microfoni di DM TV (qui la prima delle nostre interviste direttamente dal concorso): Milly Carlucci è una vera e propria rivoluzionaria! Di più. Potremmo definirla “la pasionaria di Miss Italia“. Prese in mano le redini del concorso di bellezza, ci sta riservando una sorpresa dietro l’altra. E, così, intervista dopo intervista, motto dopo motto, mentre la gara si avvicina, la Carlucci, come una prestigiatrice del piccolo schermo, tira fuori ancora qualche coniglio dal suo cappello cotonato.

L’ultima delle novità di questa 70esima edizione ha un nome; anzi, un nome e cognome. Perché se talent deve essere (come dichiarato pochi giorni fa), deve esserlo con tutti i crismi del caso. Pollice verso, dunque, a  parlare di candidate numero 18, 54, 76, ecc. e pollice alzato, invece, a declinare le generalità delle aspiranti reginette. Detto altrimenti, Milly ha deciso quanto segue: ”Non ci sentirete mai chiamare una ragazza con un numero, le miss si chiameranno con il loro nome, non la numero 1 o 60. Abbiamo quindi abolito il numero di identificazione, perché è una questione di rispetto e di dignità. Le miss sono persone, non numeri e sono ugualmente riconoscibili senza questi“.

D’altronde, dopo un momento di sgomento nel veder cadere nel dimenticatoio anni di ragazze senza carta d’identità ma solo con pettorina d’ordinanza, questa dell’appello, come nelle migliori scuole (ed accademie televisive!), ci sembra la svolta più giusta e naturale che il concorso di Miss Italia potesse prendere una volta scelta la via del talent. Quindi, riassumendo: se per la bellezza erano sufficienti solo un corpo ed un numero, ora per dimostrare tutto il proprio il talento bisogna avere anche un volto e, soprattutto, un nome (e cognome). Sul loro reale talento artistico, aspettiamo, però, di vederle fattivamente all’opera.

Ma non è finita qui: c’è un’altra novità dietro l’angolo. Trattasi della divisione delle 60 aspiranti reginette in quattro categorie: vamp, trendy, romantiche e sportive. “E’ un criterio di spettacolo e di gioco - afferma la presentatrice -, senza la pretesa di ‘etichettare’ le donne“, riporta l’Ansa. ”La prima sera abbiamo diviso le ragazze in quattro gruppi da 15, individuate e vestite in maniera l’una diversa dall’altra, per mostrare il loro stile personale. Basta con l’infornata di concorrenti tutte uguali e non riconoscibili“, il Milly-pensiero in un’intervista a Il Giornale di Sicilia.

Sarà. A noi, però, il tutto sembra sortire davvero l’effetto contrario. Infatti, questa formula ci ricorda un po’ troppo Il Ballo delle Debuttanti. La ragione principale del flop del talent condotto da Rita Dalla Chiesa era da ricercarsi proprio nel format molto povero, che puntava su un unico assioma: l’essere pop o l’essere chic, o l’una o l’altra cosa. Una contrapposizione che, dopo due puntate, ha dimostrato il suo punto debole: la facilità di fossilizzarsi e impantanarsi su una defizione preordinata e la volontà, conseguente, ed in corso d’opera, di scappare da quella cristallazione. Per dimostrare cosa, poi? Che una ragazza pop può essere anche chic e viceversa. Proprio quello che all’inizio si era negato, cioé. 

Tra tante novità, positive o meno (almeno, sulla carta) e poche conferme, quasi vent’anni dopo il canto femminista di Sabrina Salerno e di Jo Squillo, al via, allora, alla Miss Italia revolution. Perché nell’era dei talent show, se “la bellezza è già un talento”, noi, seguendo il dettato di Milly, ci sentiamo di aggiungere: “oltre alle gambe (ed alle pettorine) c’è di più“. O, almeno, ce lo auguriamo.

E proveremo a scoprirlo assieme, direttamente dal backstage, del concorso nel nostro Dietro Le Quinte di Miss Italia. Dopo Milly Carlucci, tra le altre, aspettatevi presto ai nostri microfoni Patrizia Mirigliani, Edelfa Chiara Masciotta, Fioretta Mari e Gianna Tani. Un poker di donne tutte per voi.



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37 Commenti dei lettori »

1. giulia ha scritto:

29 agosto 2009 alle 17:44

Ah, beh, sì, è questione di dignità. Una ruffianata. ;)
Ma poi, che io ricordi, nome e cognome li ho sentiti pronunciare sempre.



2. kris ha scritto:

29 agosto 2009 alle 17:47

Magari non ne farei proprio una questione di dignità, però sicuramente il nome e cognome è più elegante..



3. Sebastiano Collu ha scritto:

29 agosto 2009 alle 17:50

Giulia, credo si riferisca al momento fatidico del ‘per te miss italia finisce qui..’: in quel caso usavano il numero della candidata…



4. kris ha scritto:

29 agosto 2009 alle 17:57

Però questa cosa delle quattro categorie non mi convince per niente, rischia di complicare il tutto! in fondo lo scopo dovrebbe essere sempre quello, scegliere la più bella e amen



5. Davide Maggio ha scritto:

29 agosto 2009 alle 17:58

Vero e’, però, che un’aria di rinnovamento si percepisce. In questo sono stati decisamente bravi.



6. giulia ha scritto:

29 agosto 2009 alle 17:58

Sebastiano Collu :

Beh, questo cambia tutto. ;)



7. BIG SISTER ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:04

veramente non è questione di dignità ma di comodità visto che le ragazze si identificano meglio con i numeri che con i nomi chi volete che abbia tutta sta memoria

questa divizsione in categorie mi sa molto di ballo delle debuttanti



8. kris ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:06

@ Davide: hai ragione, ma io sono tradizionalista! :-(



9. giulia ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:11

Cambiare tutto per non cambiare niente. Come sempre.



10. Peppe ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:15

GIULIA un pò come a sanremo!!!!!!!



11. Eugenio Viterbo ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:18

@giulia: Anche io ho forti remore. Però, si stava vivendo questa contraddizione negli ultimi anni: il concorso iniziava ad essere davvero paludato nella formula e, di contro, le elette e le altre finaliste stavano acquisendo sempre maggiore popolarità e credibilità.
Per cui, il concorso, comunque, ha ancora una sua ragion d’essere (seppur più televisiva e meno di rappresentanza rispetto a dieci anni fa) ma le serate non devono più essere una lenta agonia fino all’elezione.
Dubbi su alcune cose (già espressi), Milly non l’ho mai vista così convinta e decisa. Si vede che è un appuntamento che sente e sente di poter condurre al meglio. A me infonde sicurezza e voglia di seguirla.



12. giulia ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:22

Peppe :
Infatti. ;)
In situazioni desuete come Sanremo e Miss Italia il cambiamento vero sarebbe chiudere entrambi i concorsi.



13. giulia ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:27

Eugenio Viterbo :
Per risvegliare l’interesse su Miss Italia dovrebbero eleggere la più brutta.
Allora ci sarebbe un record di ascolti. ;)
E poi, io sono convinta che le più belle non partecipino ai concorsi. I licei e le università sono pieni di ragazze bellissime che pensano ad altro.



14. Eugenio Viterbo ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:33

@giulia: Ma no giulia, che chiudere? Dall’era delle veline, è vero che le più belle non passano più da lì. Ma non è propriamente questo il punto: non saranno le più belle in assoluto, ma poco ci manca! Tutte racchie non sono. Anzi!
Io guarderei più al fatto che negli ultimi anni si è visto che l’organizzazione scalpitava per trovare, finalmente, una formula “anni 2000″. Per ora, l’impegno, anche mediatico, c’é: Milly si sta prodigando per fare quanto più le è possibile; anche in un ruolo per lei inedito qual è la direzione artistica. Io sto attendendo fiducioso. Anche questa storia dei numeri out, in un concorso antico e sempre simile a se stesso qual è stato finora Miss Italia, ha davvero dell’interessante.



15. giulia ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:35

Beh, ma sentir dire ad alcune : ” Per te miss. Italia finisce qui ” era un bel momento . :)



16. Eugenio Viterbo ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:39

@giulia: Su quello non ci piove. Nella mia mente malefica per le più cesse lo trasformavo – come già ho detto – in “Miss Italia per te … non è mai iniziato”. :)



17. giulia ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:41

Eugenio Viterbo :

Beh, racchie no, ma alcune di loro dovrebbero, tassativamente, parlare il meno possibile. Invece la tendenza è il contrario.
E’ un concorso di bellezza ? Allora tenetele mute. ;)
Se volete trovare anche altro, cercate altrove. ;)



18. giulia ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:44

Eugenio Viterbo :
ahahha



19. Peppe ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:44

ok è un concorso di bellezza GIULIA, ma visto che con gli anni queste ragazze sono anche arrivate a condurre forse è giusto veder fin dall’inizio se sono preparate al lancio nel mondo dello spettacolo…….



20. Eugenio Viterbo ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:53

@Peppe: Infatti, la tendenza è proprio questa. Per fortuna, purtroppo. Tanto vale, allora, anticiparsi coi lavori fin da subito. La Balivo e la Isoardi non mi sembrano le più belle in assoluto passate da Salsomaggiore, ma da lì son partite.



21. giulia ha scritto:

29 agosto 2009 alle 18:58

Peppe :
Se proprio vogliamo fare qualche esempio positivo dobbiamo cercare fra quelle che non hanno vinto e che non conducono : Pandolfi, Gerini, Murino, Cavallari…



22. Peppe ha scritto:

29 agosto 2009 alle 19:01

si GIULIA anche, e allora a maggior ragione meglio che arrivino preparate a questo “mondo”. Anche se poi la recitazione è cosa ben diversa…..



23. Valentina Vellucci ha scritto:

29 agosto 2009 alle 19:20

non sarei molto propensa alla chiusura di due show che hanno fatto la tv italiana.
Nel bene o nel male, Miss Italia e San Remo sono lo specchio mediatico (talvolta abbrutito) della nostra società.



24. simon ha scritto:

29 agosto 2009 alle 19:26

la gerini se dobbiamo dirla tutta è partita da non è la rai,prima di questo ha fatto piccolissime cose



25. giulia ha scritto:

29 agosto 2009 alle 20:05

Simon : Meglio così, in fondo è fastidioso ammettere che qualcuna brava arriva da lì. :)



26. Andrea80 ha scritto:

29 agosto 2009 alle 20:17

Miss Italia forever…..perche’ chiudere una manifestazione cosi’ radicata nelle nostre tradizioni??
Anche se poi non vince mai la piu’ bella, almeno si fa in modo che queste ragazze abbiano almeno una piccolissima possibilita’da sfruttare
Miriam Leone (che io adoro) ha dimostrato di essere, oltre che molto carina, anche in gamba e in grado di fare tv.
Io avrei comunque gradito molto vedere all’opera tra le miss la mitica Mona Nazionale e voi??



27. giulia ha scritto:

29 agosto 2009 alle 20:20

Valentina Vellucci : Miss Italia e Sanremo hanno fatto la storia italiana , ma erano tempi diversi. Non che fossero migliori, non sono tra i sostenitori del -si stava meglio quando si stava peggio, ma le ragazze che partecipavano ai concorsi di bellezzanello specifico, erano meno smaliziate, non erano state forgiate dai media.
E’ chiaro che quando parlo di chiusura delle due manifestazioni esagero volontariamente, lo scrivo perchè so che tutti i cambiamenti annunciati non faranno che seguire percorsi già noti e daltronte poco ci sarebbe da fare: Sanremo e Miss Italia non possono essere stravolti, perchè hanno un loro carattere specifico .
E sicuramente una ragazza non acquista più dignità se per quattro ore è nome e non un numero , la dignità si manifesta solo se c’è.



28. Eugenio Viterbo ha scritto:

29 agosto 2009 alle 21:58

@giulia: Sulla dignità conveniamo un po’ tutti, credo: non è un numero o un nome a cambiare la sostanza. Su Sanremo e Miss Italia dissento, invece (anche se leggo essere una provocazione): sono in affanno, ma non più che in altri periodi. Prima della golden age degli anni ‘90, Sanremo ha passato degli anni bui 20 anni prima. Poi, appunto, si riprese. E sta ancora qui, da 60 anni, come Miss Italia, che ne ha anche 10 in più.



29. silvio ha scritto:

29 agosto 2009 alle 22:57

Già dire che la bellezza è un talento è offensivo e mortificante per una donna, questa gara resta una macelleria. E chi ne esce vincente non è mai poi detto che sia la più bella, Miriam Leone l’avrei vista meglio come Miss Trans.



30. Zoro! ha scritto:

29 agosto 2009 alle 23:49

chissà se questa grande rivoluziona targata Milly Carlucci porterà ad un aumento del concorso in terminid ia scolti dopo il ribasso sempre più deli ultimi anni!



31. BIG SISTER ha scritto:

30 agosto 2009 alle 00:31

PER SILVIO va bene discutere sulla dignità o meno del concorso, ma mettere in discussione la bellezza di Miriam Leone mi sembra arrampicarsi sugli specchi e usare la parole trans come un’offesa mi sembra cosa ancor peggiore……… tieni in considerazione che esistono donne intrappolate in corpi da uomini che una volta trovata la giusta strada possono rifiorire ed essere assolutamente all’altezza di un concorso di bellezza

vedi Silvia Burgio del gf!!!!!!!!!



32. silvio ha scritto:

30 agosto 2009 alle 04:35

sei tu che la vedi come un’offesa, non ho mai detto che trans significhi sbagliato, solo che la tanto pubblicizzata miriam leone non può proprio essere presa seriamente come Miss!! l’anno scorso in molte avevano parlato di taroccamenti per farla vincere (eliminata subito e poi ripescata e fatta vincere contro almeno altre dieci più belle, tra cui benedetta mazza, un vero spettacolo di donna, per di più coraggiosa) e visto che cosa combina la sicilia e chi abbiamo al governo, non farei fatica a credere…



33. emanuele ha scritto:

30 agosto 2009 alle 09:40

secondo me un cambiamento ci voleva all’interno del concorso….erano troppi anni che il programma si basava su una struttura ormai datata…..secondo me questi picooli cambiamenti porteranno una ventata d’aria fresca la concorso!…in bocca al lupo Milly!



34. emanuele ha scritto:

30 agosto 2009 alle 09:41

miss Italia è un concorso che da sempre ha cotraddistinto la nostra cultura e soprattutto ha contraddistinto la televisione italiana….



35. giulia ha scritto:

30 agosto 2009 alle 11:23

Emanuele :
Cultura?
Miss Italia è stato, è un evento tutto italiano ( le miss si eleggono in tutto il mondo ma in modo meno liturgico ) , un preciso rituale, come Sanremo, quindi può essere legato ai ricordi di qualcuno
( se proprio non ne ha altri ) ma non parlerei di cultura. ;)
Chiamiamolo folklore, così salviamo capre e cavoli.



36. giulia ha scritto:

30 agosto 2009 alle 11:41

Eugenio Viterbo :
Gli anni bui a cui fai riferimento, credo coincidano con un periodo in cui l’Italia subì un pò di cambiamenti. Era il tempo in cui le femministe impazzavano, quindi un concorso del genere probabilmente appariva più anacronistico che mai.
Sanremo fu investito da una crisi analoga : era il momento dei cantautori , dei testi impegnati, molti grandi interpreti italiani venivano guardati dall’alto in basso e non sapevano più cosa cantare. Così Sanremo incominciò a sfornare solo giovani promesse ( invecchiate come tali ) che avevano un minimo impatto sul pubblico.
Le due manifestazioni sono rifiorite perchè, passato un determinato momento storico, qualcuno ha intuito che fosse il tempo giusto per recuperarle al vecchio splendore. Poi, il resto è venuto da sè : gran parte della gente fagocita quello che gli viene propinato.
Io comunque di Miss Italia contesto soprattutto il carrozzone mediatico che viene montato per giorni e giorni e la banalità delle idee.



37. Mari 611 ha scritto:

30 agosto 2009 alle 22:51

La Chiabotto, bellissima, ha vinto..ed ha condotto con il suo accento alla Macario, spiccatamente torinese; Miriam Leone, bellissima, conduce con il suo accento spiccatamente siciliano…la scuola di dizione non è contemplata per le Miss..io quest’anno mi auguro perciò vinca una bellissima bresciana o bergamasca per sentirne il simpatico accento ;)



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